Pappano si presenta
Per l'orchestra e il pubblico un'occasione per iniziare la conoscenza con Antonio Pappano, futuro direttore musicale dell'orchestra romana, finora apparso rarissime volte in Italia.
Recensione
classica
Era il suo primo concerto all'Accademia di Santa Cecilia dopo la sua nomina a direttore musicale dell'orchestra (che decorrerà solo dall'ottobre 2005) ma Antonio Pappano non ha cercato di ottenere subito un facile successo e ha impaginato un programma poco accattivante, lasciando supporre che vorrà variare una programmazione che troppo raramente si allontana dalle strade più battute.
Il pezzo forte è stato "Also sprach Zarthustra", popolarissimo ma limitatamente ai suoi primi dieci secondi, grazie a Kubrick e a "Odissea nello spazio". Il direttore anglo-americano (e anche un po' italiano) non insegue gli effetti e più che il virtuosisimo orchestrale dalle sonorità prorompenti e smaglianti valorizza l'intensità espressiva della musica di Strauss, che, se forse non attinge le profonde riflessioni filosofiche che vorrebbe lasciar intendere, è indubbiamente molto drammatica e teatrale. Sceglie tempi piuttosto spediti, dà all'orchestra colori continuamente cangianti e mai chiassosi, forse è perfino troppo prudente nel non cedere alle lusinghe un po' kitsch di questa partitura. Ma l'intesa con l'orchestra è già ottima e il risultato è quasi perfetto. D'altronde per una grande orchestra moderna Strauss non è un rischio, semmai potrebbe presentare qualche problema Haydn, troppo semplice e lineare; soprattutto, come suonarlo con strumenti moderni in una sala da quasi tremila posti? Invece nessun problema, "Il filosofo" suona limpido e incisivo, con tutta la sua carica d'inventiva, di brio (quel finale così italiano, anzi napoletano) e anche di sperimentalismo.
In mezzo il "Psalmus hungaricus" di Kodaly, la cui magnifica scrittura corale è l'occasione per un primo, positivissimo incontro tra Pappano e il suo nuovo coro, ottimamente preparato da Roberto Gabbiani.
Pubblico cordiale dopo i primi due brani, entusiasta alla fine. E anche direttore e orchestra si sono applauditi reciprocamente: un ottimo auspicio per il futuro.
Interpreti: Programma: Haydn, Sinfonia n.22 in mi bemolle maggiore, "Il Filosofo". Kodály, Psalmus Hungaricus op 13. R. Strauss, Also sprach Zarathustra (Così parlò Zarathustra), poema sinfonico op.30
Orchestra: Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Direttore: Antonio Pappano
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