Orlando scatenato
Orlando Julius & The Heliocentrics in tour italiano, alle radici dell'afrobeat
Recensione
world
Antesignano dell’afrobeat, ambasciatore della musica africana nel mondo, maestro e ispiratore di una "semidivinità" rispondente al nome di Fela Kuti: quando si parla dell’ultrasettantenne nigeriano Orlando Julius – cosa che ultimamente, nel circolo ristretto ma attento e fedele degli amanti della world music, capita piuttosto spesso – non si risparmiano elogi e superlativi. Parole grosse volano anche quando si tirano in ballo gli Heliocentrics di Malcolm Catto, giovane formazione britannica che da alcuni anni a questa parte s’è posta un ambizioso obiettivo: rivitalizzare, aggiornandoli al XXI secolo, e portare in giro per il mondo suoni e ritmi - soprattutto - di matrice africana e "retrò".
A inizio 2014 queste due realtà, così lontane (geograficamente, anagraficamente) e così vicine (negli amori musicali), hanno deciso di unire le forze, dando vita a una collaborazione discografica e concertistica che giustifica in pieno, e anzi rilancia, gli entusiasmi di cui sopra: il disco [i]Jaiyede Afro[/i], uscito a settembre per la benemerita etichetta Strut (che aveva già documentato gli incontri di Heliocentrics con Lloyd Miller e Mulatu Astatke), ha raccolto consensi un po’ ovunque, mentre il tour europeo (una ventina di date dalla Turchia alla Scandinavia) è partito a gennaio.
Arrivati a Torino per una delle quattro esibizioni italiane, Orlando Julius e gli Heliocentrics hanno scatenato il finimondo: funk, jazz, rock, esotismi assortiti e groove all’ennesima potenza sono stati gli ingredienti principali (ma non gli unici: impossibile citarli tutti) di 120 tiratissimi minuti in cui gli otto musicisti presenti sul palco hanno dato tutto e ancora di più, trascinando il pubblico in una festa ribollente di ritmo e sensualità. Nel suo inglese pressoché inintelligibile, tra un brano e l’altro l’anziano sassofonista ha citato James Brown: nome che, a ben vedere, racchiude in sé lo spirito di questa musica, cibo per l’anima e tonico per il corpo.
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