Orfeo alla ricerca di sé

A Francoforte "Wasser", opera prima di Arnulf Herrmann con i versi di Nico Bleutge

Recensione
classica
Oper Frankfurt Frankfurt am Main (Francoforte sul Meno)
16 Giugno 2012
È tutta giocata sul confine incerto fra memoria e sogno la prima opera del compositore Arnulf Herrmann. In una stanza d‘albergo un uomo si risveglia da un incubo – o forse riprende coscienza dopo un trauma. Nessuno ne percepisce la presenza, nessuno lo riconosce. Un disco scentrato gira su un piatto, evocando un movimento di danza sghembo. Compare una donna. Lui la insegue cercando un contatto forse impossibile. Il risultato, di rara compattezza e coerenza, deve molto al lavoro simbiotico di Herrmann con il poeta Nico Bleutge, che regala a "Wasser" versi spezzati per dare voce all’inquietudine del senso di smarrimento. La musica non accompagna ma riflette e proietta la parola in spazi che trascendono il reale, come un’eco deformante che scava nella coscienza. In “Wasser”, più che la struttura complessa, risalta la combinazione felice di suoni, che si rifrangono in una molteplicità di sfumature timbriche, dal valore fortemente evocativo (le corde pizzicate rimandano alla cetra di Orfeo, che, come il protagonista, soffre una perdita). L’opera trova in Florentine Klepper una regista sensibile e acuta. Nella cornice iperrealista e banale di un modesto albergo con mobilio anni ’60 (la scena, adeguata, è di Adriane Westerbarkey), Klepper proietta lo smarrimento del protagonista in uno spazio psichico fatto di immagini proiettate e inseguimenti alla ricerca di un senso. Nel suo lancinato smarrimento, Boris Grappe è un protagonista credibile, così come le sue "proiezioni" del quartetto vocale di Schola Heidelberg. Sarah Maria Sun presta voce e corpo alla presenza femminile, forse solo immaginata. Gli straordinari strumentisti dell’Ensemble Modern mettono la consueta perizia al servizio degli effetti deformanti richiesti dalla partitura. Accoglienza calorosa.

Note: Commissione dell’Ensemble Modern con il sostegno della Fondazione musicale Ernst von Siemens. Coproduzione dell’Ensemble Modern, Oper Frankfurt e Münchner Biennale, in collaborazione con Studio for Electro Acoustic Music all’Academy of Arts in Berlin. Altre rappresentazioni: 17, 19, 20, 23 e 24 giugno 2012 al Frankfurter LAB.

Interpreti: Boris Grappe (Robert), Sarah Maria Sun (Katja), Sebastian Hübner (tenore), Arthur Würzebesser (Voce di bimbo)

Regia: Florentine Klepper

Scene: Adriane Westerbarkey

Costumi: Anna Sofie Tuma

Orchestra: Ensemble Modern

Direttore: Hartmut Keil (Direzione del suono: Norbert Ommer)

Coro: Vokalensemble Schola Heidelberg

Maestro Coro: Walter Nußbaum

Luci: Frank Keller (Video: Heta Multanen)

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