Ombre di scarafaggi giganteschi

I Beatles del secondo periodo osavano molto di più di B for Bang

Recensione
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Teatro Regio Torino
23 Febbraio 2009
A scorrere il programma eseguito dai B for Bang della pianista Katia Labèque si direbbe che alla pianista, dei Beatles, interessino solamente il White Album, Abbey Road e il doppio blu antologico '67-'70: unica concessione "Taxman", da Revolver, ‘66. Per il resto su diciassette pezzi eseguiti addirittura sette provengono dal denso e geniale album bianco dei Fab Four, e cinque da Abbey Road. Alla voce la bella Nadéah delle Novelle Vague sostiuisce Meg. Detto questo, l'anima dei Beatles esce dalle dita dei musicisti sì trasfigurata, ma sotto un'altra prospettiva: dei colpi di genio che pervadono i pezzi beatlesiani resta poco, annegati in una banale riproduzione dell'originale; l'impressione è che non basti una modifica timbrica o una armonica, sparpagliate qua e là con poco criterio, a dare nuova luce alle canzoni. Non è facendo del sublime collage di "Happiness is a warm gun" un monotono arpeggio in minore, o rendendo "Something" una sorta di cover di "Seven seconds", che il catalogo beatlesiano prende nuova forma. Per tacere di esecuzioni fedeli all'originale come "Because" o "Julia", in cui un timido accenno di ritmica glitch nulla aggiunge. "Helter Skelter" e "I want you (she's so heavy)" spiazzano per morbidezza, in rapporto alla loro resa su disco: rispetto a "Rewires the Beatles" tutto suona più canzone e meno sperimentale, ed è questa la vera pecca della serata. Pupillo al basso e Gilmore alla batteria suonano castigati, Recchia e Tescari non trovano una loro collocazione, Nadéah è fuori contesto tra birignao jazzosi e scarsezza scenica, la Labèque non sembra a proprio agio in questo contesto ad un pianoforte sottotono; che riprende però vita in un quattro mani su "When I'm sixty-four", ardito ritmicamente e scuro armonicamente. Originale, finalmente, ma troppo poco.

Interpreti: Katia Labèque: piano, Fender Rhodes, David Chalmin: guitars, vocals, Nicola Tescari: Fender Rhodes, Hammond B3, electronics, piano, Massimo Pupillo: bass, Marque Gilmore: drums, Fabio "Reeks" Recchia: live electronics, Nadéah: vocals

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