Naturale Maria Gadù

La libertà nella voce e nella chitarra della cantante brasiliana

Recensione
world
Latinoamericando Assago
06 Luglio 2012
Nel cammino di Maria Gadù sono due i dischi registrati in studio ed altrettanti dal vivo, a sottolineare la naturalezza con cui la cantautrice brasiliana vive la dimensione dei concerti. Nulla di strano per chi è stata a lungo abituata a interpretare la musica nei locali di San Paolo o come musicista di strada, anche in Italia, dove sei anni fa era nata “Taregué”, frutto di un incontro rievocato sul palco del Festival Latinoamericando insieme al compagno percussionista busker Doga. Con loro un solido quartetto, che Maria Gadù applaude al termine di ogni brano, a inanellare - a volte senza soluzione di continuità - i brani del recente “Mais uma pagina” ed i numerosi successi precedenti (“Linda Rosa”, “A História de Lily Braun” e “Dona Cila”...): un arcipelago sonoro in cui ogni gruppo di isole ha un proprio colore e identità, lasciando alle fasi iniziali le atmosfere più intime e scure, comprese le interrogazioni, in spagnolo, di "Estranjero", per passare poi ad episodi più ariosi che comprendono anche i due brani in inglese del recente disco, i pochi in cui il nutrito pubblico brasiliano di Latinoamericando non intona le strofe: ma "Long Long Time" confluisce in "Bela Flor" e "Anjo de guarda noturno" e il canto collettivo riprende a gran voce. Poche le occasioni in cui Maria Gadù lascia in disparte la chitarra, ma sempre per buone ragioni, come la sentita interpretazione di “Axé Acappella” di Luísa Maita e Dani Black, con gli strumenti a tacere proprio quando scandisce e fa crescere di tensione i momenti “a capella”. Poi, nel finale arrivano i pezzi forti come la composizione di Caetano Veloso “Oração ao Tempo”, la canzone con cui apre la novela televisiva "A Vida da Gente", "Quem?" e l'attesa "Shimbalaie", prima dei bis: jam funky a sottolineare le strofe più libertarie.

Interpreti: Maria Gadù: chitarra e voce; Cesinha: batteria; Fernando Caneca: chitarre; Doga: percussion; Maycon: tastiere, Gastão Villeroy: basso elettrico

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