Un tuffo nello humor inglese, fitto di nonsense snocciolati con impeccabile self control: è questa la forte esperienza di visione ed ascolto che concede una comic opera come "The Mikado". L'alternanza di parlati, songs e pezzi d'assieme costruisce un intreccio in cui l'assurdo conduce all'ancora più assurdo senza approdare, tuttavia, ad alcuna morale, rimane solamente il gioco linguistico - essenzialmente fine a sé stesso - restituito dai sottili meccanismi innescati dalla penna di Gilbert. Estremamente efficace nella resa di questo florido lessico è stato l'affiatatissimo cast di cui Richard Suart (Ko-Ko) ha sicuramente rappresentato l'interprete migliore per mimica facciale e corporea e per la grande disinvoltura nella recitazione; in evidenza anche Ian Caddy (Pooh-Bah) e Bonaventura Bottone (Nanki-Poo). La preponderanza del testo parlato, su cui in definitiva si fonda la totale riuscita dell'opera, relega in secondo piano la qualità della sua intonazione, l'esecuzione dell'orchestra, seppure nel complesso buona e ben diretta dal sensibile Shanahan, è rimasta, quindi, piuttosto in ombra. Le scene e i costumi hanno trasportato la storia dal Giappone in un albergo occidentale degli anni trenta, interpretato con un monocromatico bianco, le prospettive enfatizzate per simulare la profondità degli spazi. Vestiti di un essenziale bianco e nero, cameriere e facchini si sono cimentati in coreografie da musicall, sempre eleganti, a commento delle scene d'assieme. Da sottolineare il sapiente utilizzo delle luci. Ovazioni da parte del numerosissimo pubblico.
Note: Allestimento English National Opera, prima rappresentazione a Venezia
Interpreti: Mikado: Richard Angas; Nanki-Poo: Barry Banks; Ko-Ko Richard Suart; Pooh-Bah Ian Caddy
Regia: Jonathan Miller
Scene: Stefanos Lazaridis
Costumi: Sue Blane
Coreografo: Anthony Van Laast
Orchestra: Orchestra del Teatro La Fenice
Direttore: Mark Shanahan
Coro: Coro del Teatro La Fenice