Maledetta Salome

Nuova produzione a Ginevra, tra decadenza e macelleria

(foto GTG / Mario Del Turco)
(foto GTG / Mario Del Turco)
Recensione
classica
Grand Théâtre de Genève
Richard Strauss
25 Febbraio 2009
Ginevra, Grand Théâtre. Grand opéra, la nuova produzione di Salome di Richard Strauss. Puro Regietheater. Nicolas Brieger ambienta l’opera ‘maledetta’ tra festini, nella decadenza fin de siècle: lui ama lui, lei ama lei e, se lui ama lei, è violenza o rapporto mercenario! Scena scabra, su due piani: un’azzardata prospettiva escheriana di Raimund Bauer con tanto di soffitto di specchio. Efficace e geniale, la famosa danza: Erode e Salome avvolti in una crisalide di tessuto nero, che nulla lascia vedere ma tutto immaginare. È lei a guidare il gioco erotico arrivando perfino a… sodomizzare Erode! Erodiade se la spassa compiaciuta assaporando la vendetta. Acme, nel finale Grand Guignol: Salome, in raccapricciante crescendo, si spinge oltre ogni limite: fa l’amore con la testa mozza di Iokanaan grondante di sangue in crescente climax musicale da pelle d’oca. Le ultime note si chiudono con Salome che si offre al boia… Gabriele Ferro esalta l’elemento mediterraneo della partitura (la cantabilità) smussando le spigolosità più mitteluropee di Strauss in un’interpretazione di grande intensità sostenuta dall’Orchestre de la Suisse Romande dal suono luminoso e dalla mirabile compattezza. Il cast è omogeneo. Hedwig Fassbender firma un’Erodiade di grandissima levatura non solo musicale ma anche drammatica: è grande attrice. Nicola Beller Carbone, che gioca molto sul vibrato, fa decollare il ruolo nel finale: Salome di toccante intensità. Alle due protagoniste femminili, sono degna spalla lo splendido Kim Begley (Erode fané) ed Alan Held (Jokanaan) blindato nella rigidità intransigente del radicale, spinta all’estreme conseguenze. Gran successo di pubblico, che ride perfino alle trovate più osé, e forse anche fuori luogo per un dramma di tale portata. E’ un trionfo da standing ovation.

Note: Libretto di Oscar Wilde, tradotto in tedesco da Hedwig Kachmann Prima rappresentazione Dresda, Semperoper - 9 dicembre 1905

Interpreti: Hérode Kim Begley Hérodiade Hedwig Fassbender Salomé Nicola Beller Carbone Jokanaan Alan Held Narraboth Jussi Myllys Un paggio di Erodiade Carine Séchaye Le Page d'Hérodiade Carine Séchaye 1. Juif Matthias Aeberhard 2. Juif Alain Gabriel 3. Juif François Piolino 4. Juif Michael Howard 5. Juif Rafal Siwek 1. Nazaréen Marc Mazuir 2. Nazaréen Simon Kirkbride

Regia: Nicola Brieger

Scene: Raimund Bauer

Costumi: Andrea Schmidt-Futterer

Orchestra: Ochestre de la Suisse ROmande

Direttore: Gabriele Ferro

Luci: Alexander Koppelmann

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Bologna: il nuovo allestimento operistico dell’Orchestra Senzaspine ha debuttato al Teatro Duse

classica

Successo per Beethoven trascritto da Liszt al Lucca Classica Music Festival

classica

Non una sorta di bambino prodigio ma un direttore d’orchestra già maturo, che sa quello che vuole e come ottenerlo