Macbeth secondo Muti

All'Opera di Roma delude la regia di Stein

Recensione
classica
Teatro dell'Opera di Roma Roma
Giuseppe Verdi
27 Novembre 2011
Muti fa un grande lavoro con l'orchestra alla ricerca d'un suono bello e rotondo, corposo ma morbido nel fortissimo e levigato e trasparente nel pianissimo. Anche nelle sonorità rocciose e aspre o soffocate e spettrali, che il Macbeth esige, non perde il gusto per il bel suono. Così diventano belle perfino le sempre ingiustamente bistrattate danze, eseguite però all'inizio dell'atto e a sipario chiuso: una scelta imposta - si dice - dal rifiuto di Peter Stein d'interrompere la coerenza drammatica con un ballo di streghe. In realtà il maggior problema per la drammaticità di questo Macbeth è Stein stesso, che fa ben poco di quello che la tragedia verdiano-shakspeariana suggerirebbe: a forza di togliere, resta un'illustrazione piuttosto generica della vicenda. Dopo la prima a Salisburgo (e a Roma ha tolto ancora) la sua regia è stata massacrata dalla critica di lingua tedesca, che - si poteva pensare - si era irritata perché non aveva trovato il famigerato "Konzept": ora si è visto che non era questo il motivo. Si devono però salvare i bei costumi di Anna Maria Heinreich. Anche il cast resta qualche gradino al di sotto della direzione di Muti. I ruoli di baritono drammatico verdiano non sono il terreno ideale per Dario Solari, che ha una linea di canto accurata e l'intelligenza di non forzare mai, ma resta un Macbeth pallidino. Tatiana Serjan ha voce potente ma disuguale, perfino aspra e tagliente, ideale dunque per dar vita alla terribile Lady: da brivido il re bemolle in pianissimo, spettrale e sinistro, con cui esce di scena. Discreti Riccardo Zanellato e Antonio Poli. Bene i ruoli minori, particolarmente Antonio Corianò (Malcolm). Forse nelle recite tutti troveranno quel quid in più che mancava alla generale, quando sono stati comunque accolti con molti applausi.

Note: Nuovo allestimento in coproduzione con il Salzburger Festspiele

Interpreti: Dario Solari/Sebastian Catana (Macbeth), Tatiana Serjan (Lady Macbeth), Riccardo Zanellato (Banco), Antonio Poli (Macduff), Antonio Corianò (Malcolm), Anna Malavasi (Dama), Gianluca Buratto (Medico e prima apparizione), Alessandro Spina (Sicario), Luca Dall'Amico (Domestico), Francesco Luccioni (Araldo), Claudio Prosperini (seconda apparizione), Marta Pacifici (terza apparizione)

Regia: Peter Stein

Scene: Ferdinand Wögerbauer

Costumi: Anna Maria Heinreich

Orchestra: del Teatro dell'Opera di Roma

Direttore: Riccardo Muti

Coro: del Teatro dell'Opera di Roma

Maestro Coro: Roberto Gabbiani

Luci: Joachim Barth

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

La direzione di Valcuha, la regia di Guth, i cantanti ottimi e perfettamente affiatati hanno reso indimenticabile quest’edizione del capolavoro di Janacek

classica

Bologna: il nuovo allestimento operistico dell’Orchestra Senzaspine ha debuttato al Teatro Duse

classica

Successo per Beethoven trascritto da Liszt al Lucca Classica Music Festival