L’inaugurazione del Festival di Portogruaro

Grande successo per i primi concerti del 39° Festival Internazionale di Musica di Portogruaro tra grandi solisti e tributi ai maggiori compositori della storia

Alessandro Taverna e Mariangela Vacatello
Alessandro Taverna e Mariangela Vacatello
Recensione
classica
Teatro Russolo
Festival Internazionale di Musica di Portogruaro
26 Agosto 2021 - 09 Settembre 2021

Una vera e propria festa! È stato questo il clima che giovedì 26 agosto ha accompagnato l'apertura del 39° Festival Internazionale di Musica di Portogruaro, simbolicamente intitolato Ouverture dal nuovo direttore artistico Alessandro Taverna. Un'attesa molto sentita e partecipata dal numeroso pubblico accorso per il concerto inaugurale al Teatro Russolo della città, che si è sciolta nel lungo applauso alla fine dell'accorato saluto del direttore artistico prima di tornare rapidamente sul palco nell’usuale veste di pianista accanto alla collega Mariangela Vacatello.

La prima parte del programma si è espressa all'insegna del duo, con una travolgente esecuzione della Seconda Suite di Rachmaninov anticipata proprio da un'Ouverture, tratta da Il flauto magico di Mozart, del quale il Festival ha voluto ricordare il 250° anniversario della visita del compositore austriaco a Venezia, nella particolare trascrizione per i due strumenti a coda elaborata da Ferruccio Busoni.

La seconda parte del programma si è concentrata invece sul centenario della morte di Camille Saint-Saëns con una straordinaria esecuzione de Il carnevale degli animali. Ai due pianisti si sono così aggiunti i violinisti Alessandro Moccia e Amiram Ganz, il violista Simone Briatore, il violoncellista Enrico Bronzi (insieme a Mariangela Vacatello, tutti musicisti presenti al Festival anche in qualità di docenti), Mattia Riva al contrabbasso, Petra Scarpa al flauto, Andrea Caputo al clarinetto, Alessandro Perissinotto allo xilofono e Thomas Campagna al glockenspiel. Le singole scene musicali si sono alternate alla stupefacente caratterizzazione di Marco Barbato, brillante narratore che, con naturalezza e grande capacità, ha saputo evitare il pericolo di ridurre il Carnevale a uno spettacolo per soli bambini, carpendo l'attenzione del pubblico dall'inizio alla fine per consegnarla alle cure di una musica eseguita con la verve di un gruppo di amici pronti a divertirsi insieme sul palco.

 

Dopo un intenso programma russo proposto dal Trio di Parma e il recital pianistico di Alessandro Taverna al Duomo della vicina Caorle, domenica 29 agosto all'Orchestra Regionale della Toscana guidata da Daniel Smith è stato affidato il compito di celebrare l'anniversario per i 1600 anni della fondazione della città di Venezia. Il direttore di origini australiane ha dovuto sostituire all'ultimo minuto Daniele Rustioni, impossibilitato a tornare in Italia per le nuove regole anti-covid. Il concerto è stato anticipato da un illuminante intervento pomeridiano del musicologo Guido Barbieri che ha richiamato l’attenzione di molti appassionati di musica.

Tra la Serenata per archi del veneziano Ermanno Wolf-Ferrari e Pulcinella di Igor Stravinskij, che con Venezia intrattenne un rapporto elettivo per tutta la vita, l'ORT è apparsa molto più a suo agio con il Primo Concerto per violino di Mozart insieme a Francesca Dego solista. Musicista dalle grandi capacità tecniche, Francesca Dego ha affrontato il Concerto mozartiano con grande brio. A dare lustro alle sue abilità è servita la Cadenza di Gulli, in cui la violinista ha premuto l'acceleratore in un'inebriante corsa virtuosistica molto vicina al Primo Capriccio di Locatelli. Così per tutto il Presto finale, staccando un tempo forse un po' troppo ardito per l'orchestra ma utile a far impazzire letteralmente il pubblico.

Ai ripetuti cicli di applausi, Francesca Dego ha voluto ringraziare con un particolare fuori programma scritto appositamente per lei da Carlo Boccadoro in vista del settimo centenario della morte di Dante Alighieri: uno spazio colmo di un insieme di stili diversi, utile a far risaltare ulteriormente la prova precedente.

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