Le ombre di Macbeth

A Jesi la ricostruzione del celebre allestimento di Josef Svoboda

Recensione
classica
Teatro Pergolesi Jesi
Giuseppe Verdi
09 Novembre 2012
Nel decennale della scomparsa di Josef Svoboda, uno dei maggiori protagonisti del rinnovamento scenografico del secondo dopoguerra, la Fondazione Pergolesi Spontini ha voluto rendergli omaggio con la ricostruzione nei Laboratori Scenografici di Jesi di alcuni dei suoi più celebri allestimenti. Quello per Macbeth debuttò nel 1995 all'Opera di Roma e dopo alcune riprese (Genova, Tokyo, Budapest) andò perduto; a Jesi viene riproposto a cura di Benito Leonori in coproduzione con le fondazioni dei teatri lirici di Trieste e Genova, dove circuiterà nel 2013. Essenziale, espressiva più degli stati d'animo che degli ambienti, la scenografia utilizza mezzi molto semplici (teli di maglia plastica di grana diversa) uniti a tecnica sofisticata, tutta giocata sulle trasparenze, su giochi di luce ed ombra, su proiezioni di immagini oniriche ed inquietanti, con effetti davvero suggestivi e coinvolgenti a cui contribuisce anche la regia incisiva di Brockhaus e le armoniche coreografie della Madau. Buona la compagnia di canto, che debutta nei quattro ruoli principali: piene e duttili le voci dei due protagonisti e di Banco, molto espressivo e corposo anche nel registro acuto il Macduff del coreano Thomas Yun. Sempre ben calibrato nelle sfumature dinamiche il rapporto tra le voci e l'orchestra, diretta con gesto chiaro ed efficace dal giovane Giampaolo Maria Bisanti.

Interpreti: Macbeth: Luca Salsi Banco: Mirco Palazzi Lady Macbeth: Tiziana Caruso Dama di Lady Macbeth: Miriam Artiaco Macduff : Thomas Yun Malcolm: Dario Di Vietri Medico: Carlo Di Cristoforo Domestico di Macbeth, Sicario, Araldo: Andrea Pistolesi Apparizioni Marta Torbidoni, Giorgia Ballatori

Regia: Henning Brockhaus

Scene: Josef Svoboda (nella ricostruzione di Benito Leonori)

Costumi: Nanà Cecchi

Corpo di Ballo: Arianna Masi, Paola Li Vecchi, Tatiana Foschi, Laura Belelli, Michela Fiorani

Coreografo: Maria Cristina Madau

Orchestra: FORM- Orchestra Filarmonica Marchigiana

Direttore: Giampaolo Maria Bisanti

Coro: Coro Lirico Marchigiano "V. Bellini"

Maestro Coro: Pasquale Veleno

Luci: Henning Brockhaus

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