Le luci di Sciarrino

A Montepulciano con la regia di Christian Pade

Recensione
classica
Cantiere Internazionale d'Arte di Montepulciano Montepulciano
01 Agosto 2010
Nei quattro personaggi di Luci mie traditrici di Salvatore Sciarrino precipitano - giusta l'origine melo-tragica del libretto da un'originale secentesco di Cicognini - quattro funzioni melo-drammaturgiche tradizionalmente forti: il dominus nobile ma ligio all'onore, la domina passionale, un rapinoso ospite, e un servo segretamente invaghito della padrona. La rivelazione della fatale attrazione tra padrona e ospite da parte del servo al padrone Malaspina innescherà un vortice di vendette altrettanto fatali, e quasi subite dallo stesso Malaspina, cui tocca una sorte non meno cruda di perpetuo dolore. La regia asseconda a volte, con la corporeità degli interpreti, l’aspetto più concreto e preciso della fabula, ed entra perciò in apparente controfase con la partitura di Sciarrino, quanto mai prismatica e trasfigurante nei confronti del testo (selezionate frammentariamente brevi frasi o semplici parole e interiezioni, affidate a traiettorie monodiche fatte di messe di voce chiuse da arabeschi o di briciole verbali, immerse in un pulviscolare orizzonte strumentale), e a volte anche con l'impianto astratto delle scene (tre gabbie lignee dalle quali i personaggi si liberano per andare incontro al loro destino) e degli oggetti scenici. Una controfase sensibile, che però esplicita in modo tensivo e carico di senso gli opposti sintetizzati liminalmente nella drammaturgia musicale di Sciarrino: il limite, appunto, tra plastica determinatezza e astrazione delle azioni, tra dinamicità e staticità degli eventi (perciò, un riferimento registico finale alla spada del teatro No), tra assolutezza figurale e rilievo onomatopeico degli eventi strumentali. Considerato il carattere di laboratorio per giovani del Cantiere, 10 e lode per tutti i bravissimi esecutori, preparati e guidati con sapienza da Marco Angius.

Note: Salvatore Sciarrino Luci mie traditrici, opera in 2 atti (1998) Libretto di S. Sciarrino da 'Il tradimento dell’onore' di Giacinto Andrea Cicognini, 1664, con una elegia di C. Le Jeune, 1608 prima rappresentazione italiana Montepulciano, Teatro Poliziano Sabato 31 luglio - Domenica 1 agosto nel 35° Cantiere Internazionale d'Arte di Montepulciano

Interpreti: Nina Tarandek, soprano (La Malaspina) Christian Miedl, baritono (Il Malaspina) Roland Schneider, controtenore (L'ospite) Simon Bode, tenore (Un servo della casa)

Regia: Christian Pade

Scene: Alexander Lintl

Costumi: Alexander Lintl

Orchestra: Ensemble Algoritmo

Direttore: Marco Angius

Luci: Gianni Trabalzini

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Napoli: per il Maggio della Musica

classica

Nuova opera sul dramma dell’emigrazione

classica

Al Theater Basel L’incoronazione di Poppea di Monteverdi e il Requiem di Mozart in versione scenica