Languido verismo di Pagliacci

Torna al San Carlo l'opera di Leoncavallo con la compagnia acrobatica Finzi Pasca

Recensione
classica
Teatro di San Carlo Napoli
Ruggero Leoncavalllo
22 Maggio 2014
L’allestimento raffinato nei colori e nei giochi d’acrobazia di Pagliacci, che nel 2011 aveva entusiasmato il pubblico del Teatro di San Carlo, torna a Napoli con qualche adattamento e voci diverse, ripetendo il successo. La visione fuori dal tempo storico del regista Daniele Finzi Pasca scolpisce un dramma in potenza ben più interessante della sua trama reale e aiuta ad isolare gioielli sonori nella partitura sempre sbrigativamente definita solo verista. Non stupisce allora che il pubblico riconosca nel trio di umili pagliacci di provincia Canio-Nedda-Tonio le medesime grandezze tragiche di Otello, Desdemona e Jago. Il pianto del pagliaccio spinto dalla gelosia all’omicidio della moglie (non innocente davvero ma in scena non ancora colpevole) inonda il palcoscenico e raffigura quella dimensione acquatica che Finzi Pasca predilige. Virtuosi ed eleganti i suoi acrobati, maschi e femmine, in sottovesti nere e tutto attorno le vesti coloratissime dei clowns (disegnate da Giovanna Buzzi per le scene di Hugo Gargiulo), all’occasione coinvolgendo il coro del teatro e le voci bianche. Un’ovazione accoglie il direttore Nello Santi, amato dal pubblico napoletano e sfolgorante di inesauribile energia nei suoi quasi 84 anni. L’orchestra lo segue con affetto e il risultato sonoro è coinvolgente. Bello l’effetto dell’inserzione delle musiche pianistiche elaborate al computer dai rulli originali incisi nel 1905 da Leoncavallo. Generosa e tagliente la voce, di Antonello Palombi (Canio) unico elemento autenticamente verista in scena, e adeguata al ruolo di Tonio quella di Claudio Sgura, leggermente meno la Nedda di Alexia Voulgaridou. Molti applausi e meritato successo.

Interpreti: Nedda: Alexia Voulgaridou (22, 27, 30 maggio, 1, 4 giugno) / Serena Daolio (6 giugno) / Olga Mykytenko (28, 31 maggio, 8 giugno) Canio: Antonello Palombi (22, 27, 30 maggio e 1 giugno) / Rafael Davila (28, 31 maggio, 4, 6, 8 giugno) Tonio: Claudio Sgura (22, 27, 30 maggio, 1 giugno) / Alberto Mastromarino (28, 31, maggio, 4, 6, 8 giugno) Beppe: Mert Sungu (22, 27, 30 maggio 1 giugno) / Fabrizio Paesano (28, 31 maggio, 6, 4, 8 giugno) Silvio: Luca Grassi (22, 27, 31 maggio, 4, 6, 8 giugno) / Vincenzo Taormina (28, 30 maggio, 1 giugno)

Regia: Daniele Finzi Pasca

Scene: Hugo Gargiulo

Costumi: Giovanna Buzzi

Corpo di Ballo: Compagnia Acrobatica Finzi Pasca

Coreografo: Maria Bonzanigo

Orchestra: Teatro San Carlo

Direttore: Nello Santi

Coro: Teatro San Carlo

Maestro Coro: Salvatore Caputo

Luci: Daniele Finzi Pasca e Alexis Bowles

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Piace l’allestimento di McVicar, ottimo il mezzosoprano Lea Desandre