La fusion spensierata

Il quartetto Prism di Dave Holland a Paradiso Jazz di San Lazzaro di Savena

Recensione
jazz
Paradiso Jazz
04 Maggio 2015
L’oculata scelta artistica dell’ottava edizione di Paradiso Jazz, alla periferia Est di Bologna, ha ottenuto un successo di pubblico al di là di ogni aspettativa. All’unica data italiana dell’asciutta rivisitazione del capolavoro colemaniano [i]Science Fiction[/i] da parte dei Bad Plus integrati da Tim Berne, Sam Newsome e Ron Miles, aveva fatto seguito la riproposizione degli Oregon, forse un po’ nostalgica ma assai opportuna. Ha registrato il tutto esaurito anche il terzo appuntamento della rassegna primaverile, in cui era protagonista il quartetto Prism pilotato da Dave Holland. I dilatati brani si sono basati su lente e incantatorie progressioni in crescendo, sostenute da riff, pedali rassicuranti e giri di blues, che hanno portato a collettivi corposi, a compatte pulsazioni ritmiche, a coinvolgenti suggestioni melodiche. In questo contesto, mutuato da un propositivo incontro interculturale, la chitarra di Eubanks e la batteria di Harland si sono trovate perfettamente a loro agio, riuscendo a inserire contributi del tutto funzionali. La presenza di Taborn può essere sembrata in parte sprecata, perché incanalata all’interno di argini che ne hanno circoscritto la creatività; ma i suoi assoli hanno spiccato per la sintesi espressiva e l’incisiva concretezza delle idee. Quanto al contrabbasso del leader, sempre rotondo e intonatissimo, ha fornito una regia infallibile e un solido ancoraggio. Ne è risultato un notevole interplay, un groove a tratti trascinante, alternato a fasi più distese e narrative. Da parte del sessantottenne contrabbassista inglese, Prism sembra rappresentare un omaggio ammiccante e spensierato, ma anche estremamente professionale e convinto, a quelle esperienze fusion e progressive che a ben vedere in gioventù, a cavallo fra gli anni Sessanta e Settanta, egli aveva toccato solo tangenzialmente.

Interpreti: Dave Holland: contrabbasso; Craig Taborn: pianoforte, Fender Rhodes; Kevin Eubanks: chitarra; Eric Harland: batteria.

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