Imaginifica regina

The Fairy Queen a Glyndebourne con la regia di Jonathan Kent e William Christie sul podio

foto Mike Hoban
foto Mike Hoban
Recensione
classica
Glyndebourne Festival
Henry Purcell
21 Luglio 2009
Il Festival di Glyndebourne celebra i 350 anni della morte di Henry Purcell con una delle due annuali nuove produzioni: The Fairy Queen, regia immaginifica, onirica, magica di Jonathan Kent ma non fiabesca. William Christie dirige al clavicembalo con puntuale precisione l’Orchestra of the Age of Enlightenment: solo strumenti antichi, il va san dire! Christie è rigoroso ma sempre leggero, lieve folletto sull’erba madida di rugiada estiva aleggia in un’aura di misteriosa meraviglia creando le rarefatte atmosfere di “A Midsummer’s Night’s Dream”, dal quale la ‘semi-opera’ (metà recitata, metà cantata, e con ricco corredo di masques danzate) prende le mosse: atmosfera incantata, trasognata, fiabesca nella musica ma non nella regia sovraccarica di trovate. Se lo spettacolo barocco era l’apoteosi dell’eccesso, sicuramente la regia di questa pièce lo è! Messa in scena fantasmagorica. Una vera macchina barocca! Cavalli dorati scendono dall’alto del palcoscenico, personaggi appesi a corde volteggiano in aria, gag alla Feydeau, malintesi alla Goldoni, doppi sensi alla Molière… tutti, solo e sempre, a sfondo erotico più o meno esplicito. E’ un sogno: tutto si svolge in un elegante salone reggenza che esplode, aprendosi come una scatola all’immaginario, e che poi si richiuderà sulle ultime note. Il sogno è finito. Le belle scenografie, si devono a Paul Brown. Ammirevole e perfetto è The Glyndebourne Chorus. Cast numeroso. Tra i migliori, i soprani Lucy Crowe, entusiasta e sicura, e Carolyn Sampson, languidamente triste; Ed Lyon, elegante tenore. Eccellente Desmond Barrit (Drunken poet). I sottotitoli riservati al cantato penalizzano gli stranieri. Snob! Troppi i momenti magici per dire di tutti. Spettacolo, che va visto dal vivo oppure in DVD, che presto sarà pubblicato. Evviva!

Interpreti: CAST: Soprani: Miriam Allan, Carolyn Sampson, Lucy Crowe, Claire Debono, Anna Devin, Helen-Jane Howells, Rachel Redmond Tenori: Ed Lyon, Robert Burt, Sean Clyton, Adrian Ward Baritoni: Lukas Kargl, John Mackenzie Basso: Andrew Foster-Williams, Desmond Barrit Sally Dexter, Titania Joseph Millson, Oberon Helen Bradbury, Helena Susannah Wise, Hermia Oliver Le Sueur, Demetrius Oliver Kieran Jones, Lysander

Regia: Jonathan Kent

Scene: Paul Brown

Corpo di Ballo: Laura Caldow, Nuni Campos, Tommy Franzén, Caroline Lynn, Omar Gordon, Anthony Kurt-Gabel, Maurizio Montis, Sarah Stoner

Coreografo: Kim Brandstrup

Orchestra: Orchestra of the Age of Enlightenment

Direttore: William Christie / Laurence Cummings (25, 28, 30 July, 4, 8 August)

Coro: The Glyndebourne Chorus

Luci: Mark Henderson

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