Il ritorno di Medea

Cherubini apre la stagione 2010 del Ponchielli

Recensione
classica
Teatro Ponchielli Cremona
01 Ottobre 2010
Un nuovo allestimento di Medea, titolo mai rappresentato nei teatri del Circuito Lirico Lombardo, ha inaugurato la stagione 2010 del Ponchielli. I 250 anni dalla nascita di Cherubini - o semplicemente un’autentica passione per il teatro - sono stati il giusto pretesto per Angela Cauzzi, sovrintendente al Ponchielli, per programmare la prima Medea nella storia del teatro cremonese. Un nuovo allestimento che innanzitutto non può prescindere dai 50 anni di muto rispetto che Milano ha avuto per quest’opera, mai più riproposta alla Scala dopo la versione della Callas nel 1961. Cremona scuote il silenzio e con coraggio si lancia in una sfida, affidandosi alla regia del giovane Refici, che ha saputo scegliere una convincente ambientazione del mito greco: non il mondo antico ricostruito come un reperto archeologico, ma la stanza di un museo di architettura neoclassica, specchio di un ordine razionale in cui la furiosa vendetta di Medea rappresenta simbolicamente l'irrazionale che destabilizza. Il coro è un gruppo di visitatori che si muove tra le sale di un possibile Louvre, ridisegnato nell’elegante e colorata scenografia di Guido Buganza. I personaggi sono collocati dal regista in una Francia post rivoluzionaria che sta riscoprendo una passione per l’antico, l’archeologia e il mondo classico: è la Parigi di fine ‘700, quella di Cherubini. La scelta dei cantanti per un titolo ancora così legato al passato e alla memoria della Callas fa temere il confronto, che invece un cast di giovani interpreti può risolvere: lo fa Maria Billeri, la nuova Medea, che ha buona presenza scenica e voce potente. Con lei Luca Tittoto (Creonte), Lorenzo Decaro (Giasone), tenore un po’ debole, Eleonora Buratto (Glauce) e Alessandra Palomba (Neris).

Note: Medea Tragedia in 3 atti di François Benoît Hoffmann Musica di Luigi Cherubini Cremona, Teatro “A. Ponchielli”, 1 ottobre 2010 Prima rappresentazione: Parigi, Théâtre Feydeau, 13 marzo 1797 Prima rappresentazione della versione italiana: Milano, Teatro alla Scala, 30 dicembre 1909 L’opera non è mai stata rappresentata al Teatro Ponchielli Prima versione italiana di Carlo Zangarini Revisione sul manoscritto di Flavio Testi Editore Universal Music Publishing Ricordi Nuovo allestimento Prossime recite: Brescia, Teatro Grande, 8 e 10 ottobre Pavia, Teatro Fraschini, 15 e 17 ottobre; Como, Teatro Sociale, 21 e 23 ottobre Foto: Federico Zovadelli

Interpreti: Creonte (Luca Tittoto); Glauce (Eleonora Buratto); Giasone (Lorenzo Decaro) Medea (Alessandra Palomba); Prima ancella (Arianna Ballotta); Seconda ancella (Maria Letizia Grosselli); Capo delle guardie del re (Pasquale Amato)

Regia: Carmelo Refici

Scene: Guido Buganza

Costumi: Margherita Baldoni

Coreografo: Coreografie e assistente alla regia Alessio Maria Romano

Orchestra: Orchestra I Pomeriggi di Milano

Direttore: Antonio Pirolli

Coro: Coro del Circuito Lirico Lombardo

Maestro Coro: Antonio Greco

Luci: Paolo Calafiore

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