Il ritorno di Guillaume

Dopo soli tre anni Guillaume Tell di nuovo a S.Cecilia, ovviamente in forma di concerto

(foto Riccardo Musacchio)
(foto Riccardo Musacchio)
Recensione
classica
Accademia Nazionale di Santa Cecilia Roma
16 Ottobre 2010
Il prosaico motivo di questa ripresa - con meno tagli della precedente - è che se ne deve ricavare un'incisione discografica. Come che sia, è un'occasione imperdibile per riascoltare un'opera che è diventata rarissima, perché da tempo è quasi impossibile trovare un tenore in grado di cantare la parte di Arnold, e che lo diventerà ancora di più nell'immediato futuro, perché con i tagli governativi alla musica nessuna istituzione sarà più in grado d'affrontare un impegno così ciclopico e costoso. I pilastri di questo Tell sono Antonio Pappano e John Osborn, non a caso gli unici interpreti rimasti dell'edizione del 2007. Rispetto a come lo ricordavamo, Pappano ha preso confidenza e non ha remore a sottolineare il lato romantico di Rossini. Vi si getta dentro corpo e anima, fin dalla famosissima parte finale dell'ouverture, più che mai irruenta e travolgente, ma senza la minima ombra di quella volgarità che l'uso eccessivo e indiscreto ha finito per stendere su questa pagina. Tutti i culmini drammatici dell'opera sono magnifici, mentre si sarebbero desiderate attenzione e delicatezza maggiori nelle pagine più liriche o più introverse o più meditative, come la canzone del pescatore, "Sombre Foret” di Mathilde e lo stesso sublime finale. Ma, a giudicare dagli applausi, sembrerebbe che siamo gli unici ad aver avuto quest'impressione. Osborn è ora più sicuro e arriva alla fine freschissimo, mentre l'altra volta lo sforzo si faceva sentire. Ha voce robusta e timbrata nei centri e scattante e agile negli acuti, risolvendo il busillis del tenore rossiniano ma romantico e drammatico: dopo "Asile héréditaire” applausi come nemmeno dopo la Pira del Trovatore. Gerald Finley è un Tell di bel piglio drammatico. Molto bene tutto il reparto maschile, bene ma migliorabile quello femminile.

Note: in collaborazione con Palazzetto Bru Zane

Interpreti: Gerald Finley (Tell), John Osborn (Arnold), Malin Byostrom (Mathilde), Matthew Rose (Walter), Frédéric Caton (Melchtal), Elena Xanthoudakis (Jemmy), Marie-Nicole Lemieux (Hedwige), Carlo Cigni (Gesler), Carlo Bosi (Rodolphe), Celso Abelo (un pescatore), Dawid Kimberg (Leuthold), Davide Malvestio (un cacciatore)

Orchestra: dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Direttore: Antonio Pappano

Coro: dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Maestro Coro: Ciro Visco

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