Il perfetto equilibrio di un Falstaff "normale"

L'allestimento del "Falstaff" posto in apertura di stagione al San Carlo è stato annunciato dal sovrintendente Lanza Tomasi come un ritorno alla normalità, rispetto alle regie "d'artista" proposte da quasi tutte le nuove produzioni degli ultimi anni.

Recensione
classica
Teatro di San Carlo Napoli
Giuseppe Verdi
02 Dicembre 2006
L'allestimento del "Falstaff" posto in apertura di stagione al San Carlo è stato annunciato dal sovrintendente Lanza Tomasi come un ritorno alla normalità, rispetto alle regie "d'artista" proposte da quasi tutte le nuove produzioni degli ultimi anni. Il pubblico sembra comunque avere gradito la messinscena dell'ultimo capolavoro verdiano concepita da Arnaud Bernand, con l'ausilio delle scene essenziali ma efficaci di Alessandro Camera e dei bei costumi di Carla Ricotti. Bernard in effetti rinuncia ad un punto di vista prevaricante e imposta lo spettacolo sulla linea dell'equilibrio fra rispetto del testo e originalità del segno interpretativo, attraverso la formula del teatro al quadrato: la scatola scenica si sdoppia presentandoci al centro l'ambiente elisabettiano e ai margini maestranze teatrali in abiti primo-Novecento. Una formula, questa, che viene attuata senza forzature o compiacimenti insistiti, e che si sposa con la ricerca della maggiore fluidità narrativa possibile ottenuta anche grazie ai cambi di scena effettuati a vista. Risultato è uno spettacolo lieve e garbato, la cui leggerezza è venata di una buona dose di malinconia. Alla buon riuscita della rappresentazione concorre in modo decisivo Jeffrey Tate, che dirige la partitura con rigore quasi analitico, cercando la massima chiarezza ritmica e colori orchestrali estremamente vividi. Il cast ha il suo punto di forza assoluto in Ambrogio Maestri, la cui impressionante presenza scenica si coniuga con una piena padronanza del ruolo vocale. Il resto della compagnia nel complesso figura bene, fra tutti, particolarmente Vladimir Stoyanov (Ford) e Mette Ejsing (Quickly).

Note: nuovo all.

Interpreti: Sir John Falstaff: Ambrogio Maestri; Fenton: Dmitry Korchak; Ford: Vladimir Stoyanov; Dott. Caius: Luca Casalin; Bardolfo: Gregory Bonfatti; Pistola: Enrico Iori; Alice Ford: Svetla Vassileva; Nannetta: Serena Gamberoni; Mrs Page: Eufemia Tufano; Mrs Quickly: Mette Ejsing

Regia: Arnaud Bernard

Scene: Alessandro Camera

Costumi: Carla Ricotti

Orchestra: Orchestra del Teatro di San Carlo

Direttore: Jeffrey Tate

Coro: Coro del Teatro di San Carlo

Maestro Coro: Marco Ozbic

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