Il genero del Reggimento trionfa secondo copione

Ancora una volta Juan Diego Flórez riesce a trasformare "La fille du régiment" in una "one-man opera", confermando le migliori aspettative. Canto praticamente perfetto e tanta voglia di divertirsi nel personaggio del sempliciotto pasticcione. Contorno di pregio, per uno spettacolo che piace e diverte.

Recensione
classica
Teatro alla Scala Milano
Gaetano Donizetti
20 Febbraio 2007
Grande festa alla Scala. E non poteva essere diversamente. Juan Diego Flórez è oggi uno dei pochi cantanti in carriera beneficiato da quel carisma capace di trascinare le folle al delirio, di spostare decine di appassionati da un teatro all'altro per seguirne una ad una le esibizioni sempre entusiasmanti, sempre di altissimo livello artistico ed emotivo. In un'epoca in cui l'opera è diventata di fatto un campo di prova per registi e – ma solo in pochi casi – per direttori d'orchestra, Flórez ci riporta agli anni (non molto lontani, invero) in cui il cartellone lo facevano principalmente i cantanti. È indubbio, infatti, che anche questa "Fille du régiment" della Scala sia stata messa in programma per esibire il particolare stato di grazia del divo del momento, con quelle due arie capaci di evidenziare appieno sia le sue doti acrobatiche (la prima, con i famigerati nove Do acuti, naturalmente bissata a furor di popolo), sia espressive (la seconda, elegantemente cantabile). Tutto questo senza nulla togliere al valore degli altri interpreti: il soprano Désirée Rancatore, che tratteggia una Marie adolescente, con la sua corporatura minuta e una vocetta piccola piccola ma estesissima in acuto, duttile e aggraziata; l'inossidabile Alessandro Corbelli nel ruolo buffo di Sulpice; Francesca Franci, nel suo cavallo di battaglia della Marchesa. Quasi un fuori programma, un'inedita Anna Proclemer a valorizzare la parte solo parlata della Duchessa di Crackentorp, appositamente ampliata. Yves Abel dirige con la leggerezza che gli conosciamo, mentre l'ormai storico allestimento di Crivelli e Zeffirelli (anno 1959!) conferma ancora una volta la sua efficacia.

Note: Gaetano Donizetti, La fille du régiment Désirée Rancatore (Maria), Juan Diego Flórez (Tonio), Alessandro Corbelli (Sulpice), Francesca Franci (la Marquise de Berckenfield), Anna Proclemer (la Duchesse de Crackentorp). Orchestra e Coro del Teatro alla Scala. Direttore Yves Abel. Scene e costumi di Franco Zeffirelli. Regia di Filippo Crivelli Allestimento del Teatro Massimo di Palermo. Milano, Teatro alla Scala, 20, 23, 25 febbraio; 1, 3, 7, 9, 14, 16 marzo 2007

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