I tormenti di Cleopatra

Anna Caterina Antonacci a Berlino con una cantata di Berlioz

Recensione
classica
Deutsches Symphonie-Orchester Berlin
01 Giugno 2013
Soprano ferrarese apprezzato in tutto il mondo, Anna Caterina Antonacci a Berlino si è fatta un po' aspettare. Gli habitués si ricordano le sue interpretazioni di Monteverdi nel lontano 1999, con Claudio Abbado al clavicembalo, o le sue recite di "Carmen" di Georges Bizet e "Les Troyens" di Hector Berlioz qualche anno fa alla Deutsche Oper. Ora è tornata alla Philharmonie assieme alla Deutsches Symphonie-Orchester Berlin (DSO) sotto la guida di Edward Gardner, direttore musicale della English National Opera. Con la sua voce scura, sensuale e rotonda la Antonacci dà un'interpretazione affascinante di "La Mort de Cléopâtre", una cantata di Berlioz sulle ultime ore della mitica regina d'Egitto, trascinando il pubblico negli abissi della disperazione. Oltre ad essere un soprano di straordinaria ampiezza dimostra la sua lunga esperienza sulle scene liriche, conferendo al suo canto una particolare espressività drammatica. La DSO, altro esempio per l'eccellenza delle orchestre berlinesi, è in grande sintonia con la solista mentre la segue in questo brano funesto e movimentato. Negli iniziali "Four Sea Interludes" dall'opera "Peter Grimes" di Benjamin Britten si nota un suono compatto degli archi che assieme ai fiati evocano il movimento delle onde. Dalla pacata tranquillità dell'alba e di una notte di chiaro di luna si arriva alla tempesta che finisce con un'eruzione violenta. La serata alla Philharmonie si conclude più tardi con Béla Bartók e il suo "Concerto per orchestra" dal carattere elegiaco, alleggerito da intermezzi allegri con accenti ironici che richiamano anche melodie e danze popolari.

Interpreti: Anna Caterina Antonacci, soprano

Orchestra: Deutsches Symphonie-Orchester Berlin (DSO)

Direttore: Edward Gardner

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