I nuovi colori di Gerry

Le composizioni e i contrappunti di Hemingway fra New York, Sudafrica e Europa

Recensione
jazz
Centro d'Arte degli Studenti dell'Università di Padova Padova
03 Novembre 2012
Nell’unica data italiana del tour europeo, concluso con il concerto al Lux di Padova, Gerry Hemingway ha presentato il quintetto del recente [i]Riptide[/i] (Clean Feed), con il veterano sassofonista Ellery Eskelin ed i nuovi compagni Oscar Noriega, alto e clarinetti, ed il più giovane e valido tessitore armonico Terrence McManus, alla chitarra. Completa il quintetto, in sostituzione di Kermit Driscoll, il bassista Mark Helias, anima gemella del batterista da oltre trent’anni. La paletta sonora di Hemingway si priva dei tradizionali trombone e violoncello per fare spazio alle ance e alla chitarra, una novità nel percorso cominciato in quintetto nel 1986 con [i]Outerbridge Crossing[/i] (Sound Aspects). Apre la nervosa “Spektiv”, con la melodia affidata alla chitarra, prima di lasciare il campo agli assoli di Eskelin al tenore e Noriega all’alto, mentre chitarra e contrabasso mettono in luce uno dei principali registri della scrittura del leader, l’intrecciarsi di linee contrappuntistiche che si esauriscono solo in occasione del suo energico assolo. In un indovinato crescendo si susseguono “At Anytime”, momento di raccoglimento sublimato dal dialogo fra l’archetto di Helias e il registro acuto del clarino e degli armonici di McManus, dedicato agli scomparsi David S. Ware, John Tchicai e Sean Bergin; l’ossessiva “Meddle Music” con il basso elettrico a sostenere il solo di McManus; il medley che fonde “In the Distance” e “Rallier”, da “Whimbler” (come il brano di apertura), l’ultimo disco in quartetto, prima di chiudere con la magistrale e pienamente contrappuntistica “Slowly Raising” (da [i]Double Blues Crossing[/i]) e con i bis in salsa kwela inaugurati da “Backabacka”. Il concerto era dedicato alla memoria dei sindacalisti Walter Maccato, Francesco De Ponte, Antonio Bezze, In collaborazione con CGIL e FLC Padova.

Interpreti: Gerry Hemingway, batteria; Mark Helias, contrabasso e basso elettrico; Terrence McManus, chitarra; Ellery Eskelin, sassofono tenore; Oscar Noriega, clarinetti e sax alto.

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