I contrasti di Braxton

Con il Diamond Curtain Wall Quartet a Reggio Emilia per Festival Aperto

Foto A. Anceschi
Foto A. Anceschi
Recensione
jazz
Festival Aperto Reggio Emilia
15 Ottobre 2012
La contrapposizione tra tensione improvvisativa e scrittura compositiva, la ricercata opposizione di elementi divergenti appare come uno dei caratteri costanti di Anthony Braxton, artefice di una nutritissima produzione che si rivela quale prova provata di questa sorta di “estetica dei contrasti”, esemplificata dall’antitesi tra il doppio album [i]For Alto[/i] del 1968 – incisione dedicata alla dimensione solistica – e il monumentale e determinatissimo brano “For Four Orchestras” di dieci anni più tardi. E di contrapposizioni espressive si nutrivano anche i brani proposti l’altra sera in occasione del concerto ospitato al Festival Aperto di Reggio Emilia - tappa di un più ampio tour italiano - offerti quali articolati esempi di un gesto creativo sempre più astratto, che restituiva un Braxton-pensiero segnato da una certa tendenza ad indulgere in libere peregrinazioni creative forse eccessivamente dilatate. Nel flusso senza soluzione di continuità che miscelava ricerca rumoristica e indagine timbrica, dipanata su un altalenante bordone elettronico, la musica del compositore americano veniva assecondata dagli affiatati musicisti che lo affiancavano sul palco del Valli. Un impasto timbrico, quello espresso dal Diamond Curtain Wall Quartet, che ha rivestivo le composizioni di Braxton in maniera decisamente connotata, alternando intrecci armonici densi e condensati a momenti più diluiti, in cui l’afflato estemporaneo veniva decantato attraverso campate compositive dalla palese struttura costruttiva. Una serata che ha confermato l’energia creativa di un artista che ha descritto in passato la propria musica con la definizione un poco esoterica di “ghost trance music”, e che prosegue ancora oggi sulla strada di una visione sempre più astratta e personale della creazione musicale. [a href='http://www.giornaledellamusica.it/blog/?b=316']Leggi la recensione del concerto di Braxton alla Biennale, dal blog di Enrico Bettinello[/a] [a href='http://www.giornaledellamusica.it/rol/?id=4118']Leggi la recensione del concerto di Braxton al Teatro Metastasio di Prato, di Paolo Carradori[/a]

Interpreti: Anthony Braxton: sax contralto, sax soprano, sax sopranino, clarinetto contrabbasso, composizioni; James Fei: sax contralto e sax sopranino; Taylor Ho Bynum: cornetta e altri ottoni; Erica Dicker: violino.

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