Flussi multidirezionali

Successo per il Mux 6tet sul palco del Pinocchio Live Jazz

Foto Marco Benvenuti
Foto Marco Benvenuti
Recensione
jazz
Pinocchio Live Jazz Firenze
24 Gennaio 2015
Il nucleo fondatore dei MUX – Rapicavoli, Canavese, Pedol, ampliato dai talenti di Mattiuzzi, Mirra e Succi nella recente registrazione del cd di prossima uscita – offre sul palco di un Pinocchio Live Jazz colmo e caloroso, una serata di stimolanti tracce multidirezionali. L’assenza forzata della cantante, colpita da influenza, ha sicuramente limitato alcuni percorsi creativi della band, ma i cinque hanno comunque sviluppato un notevole flusso sonoro, una costante trama strumentale ad alta densità comunicativa. L’idea di mischiare elementi jazzistici, popolari, etnici e blues, non come puzzle disordinato ma giocati in una estetica condivisa funziona e diverte. Come quando la formazione nasconde “Moonlight Serenade” dietro una cortina fumogena di suoni fascinosi dalla quale emerge inquietante la chitarra distorta e urbana di Canavese. Oppure in un più riconoscibile “My Favourite Things” dove le ance di Succi danzanti e poetiche disegnano un commovente ritratto coltraniano. L’originale “Afrobeguine” è occasione per Rapicavoli, con la sua batteria “preparata” (le pelli coperte e stoppate da panni bianchi), di sprigionare liberamente passioni e maestria poliritmica. I colori caldi di “Mexican Dance” aprono panorami alla sconfinata fantasia creativa del vibrafono di Mirra, mentre in “Viale Redi Blues” firmato da Rapicavoli, il basso elettrico di Pedol distribuisce una pulsione ipnotica, estraniante, da vera musica del diavolo. In elettronica MUX è un dispositivo che seleziona il flusso di segnali di ingresso in una singola linea, per Rapicavoli e compagni funziona come gestione collettiva di una musica coinvolgente dove la forza della cultura afroamericana in tutti i suoi percorsi storici e affluenti è esposta con passione, con un profondo senso di appartenenza.

Interpreti: Stefano Rapicavoli: batteria; Francesco Canavese: chitarra, computer; Filippo Pedol: contrabbasso, basso elettrico; Pasquale Mirra: vibrafono; Achille Succi: ance, flauti.

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