Fenomenologia musicale del test

L'opera di Enno Poppe apre il 60° Festival di Schwetzingen

Recensione
classica
Schwetzingen Festival
27 Aprile 2012
La sessantesima edizione del Festival SWR di Schwetzingen apre quest’anno con l’opera “IQ” di Enno Poppe ispirata ai test di intelligenza. Programmaticamente antinarrativo, il nuovo lavoro del compositore berlinese, una “batteria di test in otto atti”, è costruito su una schema formale dalla struttura rigorosa, articolata in sette blocchi definiti da diverse tipologie di test (forme, colori, affinità matematiche, ecc.) più un finale. A sua volta, ogni blocco è articolato su sequenze di ouverture, recitativo, aria e finale, secondo un procedimento iterativo caro a Poppe, le cui composizioni si sviluppano seguendo quasi strutture frattali a partire da microcellule motiviche, quasi una variante “scientifica” della classica forma variazione. Detto così, si potrebbe pensare che “IQ” sia davvero un test per misurare l’intelligenza dell’ascoltatore. Ma la composizione, un po’ disuguale e non priva di qualche lungaggine, risulta intrigante all’ascolto e a tratti godibile per l’estrema versatilità dei materiali sonori impiegati (c’è anche una strizzata d’occhio al jazz nel settimo blocco) e per la rottura del diaframma (invisibile ma molto presente nella tradizione operistica anche contemporanea) fra la buca e la scena. Su questo aspetto si sviluppa il gioco scenico concepito da Anna Viebrock, che coglie più di uno spunto surreale del libretto di Marcel Beyer con lucido distacco. Chi si sottopone ai test sono gli stessi musicisti di Klangforum Wien, tutti straordinari nell’uso non solo dei propri strumenti ma anche della voce e della propria presenza. Anche le prove degli altri interpreti sono all’insegna della versatilità, specie i due assistenti recitanti Ernst Surberg (anche alle tastiere) e Lukas Schiske (anche percussionista). Qualche vuoto in sala ma calda accoglienza.

Note: Prima rappresentazione assoluta. Coproduzione dello Schwetzinger SWR Festspiele con il Theater Basel e lo ZKM di Karlsruhe. Altre rappresentazioni: 29 e 30 aprile 2012. A Basilea dal 10 ottobre 2013.

Interpreti: Rosemary Hardy (direttrice), Katja Kolm (somministratrice), Anna Hauf (esaminanda), Omar Ebrahim (esaminando), Ernst Surberg (primo assistente), Lukas Schiske (secondo assistente)

Regia: Anna Viebrock (coll. Ludivine Petit)

Scene: Anna Viebrock (coll. Till Exit)

Costumi: Anna Viebrock

Orchestra: Klangforum Wien

Direttore: Enno Poppe

Luci: Gerd Meier (video: ViDEOGRUPPE)

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