Faust tra serio e faceto

E' un'ironia al limite della dissacrazione quella che caratterizza il Faust di Gounod in scena al San Carlo sotto la regia di Jean-Louis Martinoty. Ma il pubblico mostra di gradire molto questa chiave di lettura in cui Méphistophéle diventa quasi un personaggio positivo che giganteggia di fronte alla meschinità e alla volgarità delle ambizioni del mondo borghese.

Recensione
classica
Teatro di San Carlo Napoli
Charles Gounod
21 Marzo 2004
È un'ironia al limite della dissacrazione quella che caratterizza il "Faust" di Gounod in scena al San Carlo sotto la regia di Jean-Louis Martinoty. Ma il pubblico mostra di gradire molto questa chiave di lettura in cui Méphistophéle diventa quasi un personaggio positivo che giganteggia di fronte alla meschinità e alla volgarità delle ambizioni del mondo borghese. Le scenografie di Hans Schavernoch si servono abilmente dei dipinti di Jacques Brissot che reinventano Bosch e Bruegel, riportandoci in un Medioevo fantastico in cui irrompono provocatoriamente i feticci della contemporaneità; di quei dipinti i personaggi in scena sono l'emanazione, vestiti dei costumi di Daniel Ogier che mescolano scarpe e tute da ginnastica con corpetti e copricapi quattrocenteschi, corazze fatte di casseruole. Ne viene fuori un spettacolo che, anche a costo di scandalizzare qualche purista, volta le spalle a quella seriosità che ha reso insopportabili allestimenti di altri tempi, giocando con raffinata spregiudicatezza con le stesse convenzioni storiche di cui "Faust" è espressione. I cantanti appaiono tutti a loro agio: Ruggero Raimondi incarna Méphistophélès muovendosi in scena con la baldanza e la disinvoltura di un ventenne, mentre Darina Takova nella parte di Margherita e Marcelo Alvarez in quella di Faust esibiscono mezzi vocali decisamente fuori dell'ordinario. Ottime prove vengono anche da Franco Vassallo (Valentin) e Anna Bonitatibus (Siebel). Sul podio, Yves Abel opera tagli consistenti, riducendo la durata complessiva dello spettacolo a circa tre ore, e dirige la partitura con ammirevole equilibrio, tra trasparenza e brillantezza, ottenendo eccellenti risultati dall'orchestra del teatro.

Interpreti: Faust, Marcelo Alvarez; Méphistophélès, Ruggero Raimondi; Marguerite, Darina Takova; Valentin, Franco Vassallo; Siebel, Anna Bonitatibus/Cristina Baggio; Marthe, Marianna Cappellani; Wagner, Alex Esposito

Regia: Jean-Louis Martinoty

Scene: Hans Schavernoch

Costumi: Daniel Ogier

Coreografo: Micha van Hoeke

Orchestra: Orchestra del Teatro di San Carlo

Direttore: Yves Abel

Coro: Coro del Teatro di San Carlo

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