Fabio Biondi fa "La festa"

Va in scena al Festival di Montpellier e di Radio France una vera novità, attesissima da musicologi e da appassionati: "La Festa cinese" su libretto di Metastasio e musica di Nicola Conforto. Fabio Biondi e l'Europa galante offrono un'interpretazione piena di gusto.

Recensione
classica
Festival de Radio France et Montpellier Montpellier
Nicola Conforto
26 Luglio 2005
È noto che René Koering per il suo festival di Montpellier è sempre alla ricerca di novità. E una sorpresa dell'edizione di quest'anno è "La festa cinese": si tratta di una serenata di un solo atto il cui libretto fu composto da Metastasio nel 1735 per la corte di Vienna e per la musica di Caldara. Complice la fortuna internazionale del poeta cesareo, il testo fu ripescato da non pochi compositori, tra cui Gluck. Ma è la versione che Nicola Conforto scrisse per la corte di Madrid nel 1751 che è stata presentata, in "prima" mondiale, al pubblico del festival di Montpellier. A parte la novità assoluta, questo melodramma settecentesco – musicalmente assai lieve e con poche chances di non risprofondare nell'oblio – ha offerto la possibilità di ascoltare di nuovo L'Europa galante e il suo direttore/fondatore Fabio Biondi, reduci dal successo incontestabile del "Bajazet" vivaldiano (disco Virgin). Proprio grazie a Vivaldi, quello operistico e strumentale, l'Europa galante ha affinato un indiscusso virtuosismo (specie negli archi) di cui si è avuto sentore in particolare nelle pagine che Conforto concepì come musiche di balletto. È in questi passaggi che il solista Biondi riesce a contagiare il suo gruppo. A dispetto delle dimensioni ridotte della partitura (neanche un'ora di musica), "La festa cinese" fu eseguita sin dalla prima volta da cantanti di eccezione, probabilmente scelti da Farinelli, all'epoca con funzioni di impresario a Madrid. E pure per questa ripresa di Montpellier, si aveva a disposizione un cast tutt'altro che esile: Marta Almajano, Maria Grazia Schiavo, Lucia Cirillo e Silvia Tro Santafé. La vera star della serata si è rivelata la Cirillo: la sua è una voce sontuosa, che tanto conquista per la bellezza del timbro quanto convince per la sicurezza tecnica. Perfetto pure l'altro mezzosoprano, la Tro Santafé. Purtroppo, Conforto affida ad ogni cantante appena un'aria. Quanto basta,però, per entusiasmare un pubblico in visibilio a cui Biondi regala due bis.

Interpreti: Marta Almajano - Lisinga; Maria Grazia Schiavo - Sivene; Lucia Cirillo - Silango; Silvia Tro Santa Fè - Tangia

Orchestra: Europa Galante

Direttore: Fabio Biondi

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Bologna: il nuovo allestimento operistico dell’Orchestra Senzaspine ha debuttato al Teatro Duse

classica

Successo per Beethoven trascritto da Liszt al Lucca Classica Music Festival

classica

Non una sorta di bambino prodigio ma un direttore d’orchestra già maturo, che sa quello che vuole e come ottenerlo