Carmen in cartolina

Una "Carmen" tradizionale, che abbondava di una ben nota couche veristica ispirata all'eterna Spagna, tinta di colori, costumi ed elementi da cartolina.

Recensione
classica
Teatro Lirico Giuseppe Verdi Trieste
George Bizet
14 Maggio 2004
Una "Carmen" tradizionale, che abbondava di una ben nota couche veristica ispirata all'eterna Spagna, tinta di colori, costumi ed elementi da cartolina. Le scene dell'argentino Trotti e i costumi dello spagnolo Corbella erano di impronta turistico-floclorica: qualche concessione anni '30 si è mescolata nella scena finale della corrida (comparse medio-borghesi, un fotografo che fissa il loro ingresso tronfio all'arena). Per il resto tutto come da copione, sebbene accompagnato dalla disinvoltura flamenca dei solisti della Compagnia di Antonio Màrquez. La responsabilità musicale era affidata a Julian Kovatchev: colpisce la solidità con cui questo direttore di vaglia sa coordinare il sinfonismo con le voci, la perentorietà del gesto, la chiarezza dei disegni formali. E' un tipico maestro di tradizione, raffinato e musicalissimo, che riesce a superare le insidie dell'ambivalente lavoro di Bizet e a guidare la navigazione dello spettacolo senza incertezze. Se Kovatchev mira prima di tutto a ottenere una adeguata coesione e tensione esecutiva in uno spazio angusto, carico di comparse, danzatori, coristi, comprimari ed elementi scenici stucchevoli, Ildiko Komlosi, nella bolgia che la circondava, ha offerto un'ottima lezione di stile, scavando il declamato drammatico con molteplici inflessioni, presenza fisica adeguata, sensuale e psicologicamente emozionata. Il mezzosoprano magiaro si muoveva con scioltezza accentuando le passioni di Carmen; del resto l'intero cast pareva a proprio agio, galvanizzato dalla bacchetta del direttore d'orchestra. Il regista Emilio Sagi ha fatto un buon lavoro sugli interpreti, abili in scena. La Micaela di Ermonela Jaho era vocalmente impostata a un vibrato fastidioso, inadatto. Richards è parso un convincente Don José. L'impegno di tutti nei capricciosi meandri della partitura è stato premiato con un successo particolarmente insistito.

Interpreti: Ildiko Komlosi /Maria José Montiel, Mikhail Davidoff/Andrew Richards, Ermonela Jaho/Sabina Cvilak, Marcin Bronikowski, Giuliano Pelizon, Davide Cicchetti, Paola Gardina, Raquel Lojendio, Donato Di Gioia, Lorenzo Muzzi

Regia: Emilio Sagi

Scene: Gerardo Trotti

Costumi: Llorents Corbella

Orchestra: Orchestra del Teatro Lirico "G. Verdi" di Trieste

Direttore: Julian Kovatchev

Coro: Coro del Teatro Lirico "G. Verdi" di Trieste. Coro "I piccoli cantori della Città di Trieste" diretti da Maria Susowsky

Maestro Coro: Emanuela Di Pietro

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