Buon compleanno Daniel!

Primo concerto alla Scala per il compleanno di Barenboim, con Dudamel sul podio

Recensione
classica
Teatro alla Scala Milano
25 Ottobre 2012
Il primo dei tre concerti dedicati dalla Scala ai settant'anni di Barenboim (li compirà il 15 novembre) ha visto il festeggiato al pianoforte e sul podio della Filarmonica Gustavo Dudamel. Serata di grande successo di pubblico, applausi, standing ovation, grida dal loggione e due bis contrastanti, l'Impromtu di Schubert in la bemolle maggiore dell'opera 142 e la funambolica scorribanda di Liszt su "Rigoletto", quest'ultima suonata da Barenboim col volto rivolto all'orchestra mentre si divertiva a fare il gigione. L'assoluta novità della serata è stata "Dialogues II" per pianoforte e orchestra da camera che Eliott Carter ha scritto appositamente per fare gli auguri all'amico Daniel. Un brano travolgente, con passaggi ostici all'inizio, quasi un alterco fra la tastiera e gli strumentisti, che poi si scioglie su un ritmo festoso per chiudere con uno spiritoso sberleffo. In apertura del programma il Primo concerto di Brahms, affrontato con tempi lentissimi. Dudamel e l'orchestra hanno dato prova di grande capacità di cesello, mentre Barenboim era assolutamente trattenuto, col risultato di fare quasi una vivisezione della partitura senza mai lasciare affiorare un attimo di trasporto o di abbandono. Un'esecuzione lucidissima, tutta di cervello, ma non di grande fascino. Ben altro risultato ha invece avuto il Primo concerto di Bartòk. Qui l'energia vitale di Barenboim si è manifestata appieno, superando con disinvoltura assoluta le impervie difficoltà della parte solista. L'orchestra ne è stata contagiata, pur mantenendo una perfetta trasparenza anche nei passaggi più complicati dello scatenamento percussivo.

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