Bulli e pupe di casa nostra

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Recensione
classica
Festival Internazionale dell'Operetta Trieste
Frank Loesser, Jo Swerling e Abe Burrows
09 Luglio 2002
Tra adattamenti d'importazione e creazioni originali, dal 1988 Saverio Marconi ha firmato la regia di tredici musicals, rilanciando un genere che in Italia era stato appannaggio del binomio Garinei e Giovannini. A giudicare dalla vasta circolazione di questi spettacoli in tutta la penisola e dagli incassi di botteghino, il coinvolgente filone piace moltissimo ed è seguito soprattutto dai giovani e da uno stuolo di fedelissimi. Marconi è l'anima della Compagnia della Rancia, la più importante società di produzione di musical italiana, che si avvale di professionisti capaci di realizzare qualsiasi cosa e di tener testa alla concorrenza specializzata americana e inglese. L'intero staff, che ha avviato per il 2002 il progetto "Pinocchio", il nuovo musical italiano scritto con i Pooh e Pierluigi Ronchetti, ha proposto a Trieste la prima assoluta del celebre "Guys and Dolls", di cui ha acquistato i diritti per la rappresentazione nel nostro Paese. Il musical, che ha debuttato a Broadway nel 1950 e che è stato reso celebre in tutto il mondo grazie al film di Mankiewicz (in cui recitavano Marlon Brando, Sinatra, Jean Simmons e Vivian Blaine), è una commedia musicale perfetta, brillante e ricca di gags. Comico e sentimentale, in "Bulli e pupe" ritroviamo lo spirito dei tipici personaggi della 421a strada di New York, un gruppo di biscazzieri (si chiamano Tuttabirra, Benny La Strada, Occhio di Bue, Spugna, Manofredda, ecc.) che Sarah Brown, l'onesta e rigida soldatessa dell'Esercito della Salvezza, vuole riportare sulla retta via. La bella bacchettona (interpretata dalla brava Serena Autieri, nota al pubblico televisivo per la sua partecipazione alla soap opera "Un posto al sole") finisce per innamorarsi del bugiardo lestofante Sky che la corteggia per scommessa (un duttilissimo Giorgio Borghetti, altro volto noto del piccolo schermo, che gli appassionati di "Incantesimo", "Le ragazze di piazza di Spagna" e "Ricominciare" conoscono assai bene). Accanto alla coppia sentimentale vi è la coppia comica, formata dal bullo Nathan (uno scattante Gianfranco Phino) e dall'eterna fidanzata Adelaide, ballerina di night-club, buffa e romantica, perennemente raffreddata. A ricoprire questo ruolo Marconi ha chiamato Marina Massironi (la "donna" di Aldo, Giovanni & Giacomo) che per la prima volta, con entusiasmo, ha recitato, cantato e ballato in un musical. Dire che è stata straordinaria è poco. La sua brillante comicità, l'ironia travolgente e pungente, hanno contribuito a rendere Adelaide il personaggio più simpatico dell'intero cast, formato da una compagnia di ventiquattro indiavolati cantori-ballerini, avvolti nei coloratissimi costumi creati da Zaira De Vincentiis. Rispetto alla versione cinematografica i ritmi e l'impianto scenico sono diversi, ma il copione funziona egualmente benissimo. Le luminose musiche evergreen di Loesser, con qualche aggiunta nuova, conducono dai sotterranei di New York agli esotici bar dell'Avana, divertendo gli spettatori. Il battesimo di questa prova corale, diretta e coreografata da Fabrizio Angelini, è stato molto apprezzato dal pubblico giuliano e sarà ancora una volta un sicuro e meritato successo per la Compagnia della Rancia.

Note: Coproduzione Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi" e Compagnia della Rancia; Prima assoluta in Italia

Interpreti: Marina Massironi, Serena Autieri, Giorgio Borghetti, Gianfranco Phino

Regia: Fabrizio Angelini; Supervisione di Saverio Marconi

Scene: Gabriele Moreschi

Costumi: Zaira de Vincentiis

Coreografo: Fabrizio Angelini

Orchestra: Orchestra di "Bulli e Pupe"

Direttore: Pino Perris; Supervisione musicale Giovanni Maria Lori

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