Ancora Faust
Alla Settimana dell’Accadema Chigiana la novità di Silvia Colasanti.
13 luglio 2011 • 2 minuti di lettura
Estate Musicale Chigiana Siena
Silvia Colasanti
11/07/2011 - 11/07/2011Silvia Colasanti ha dato il suo Faust in prima assoluta ai Rinnovati di Siena per la sessantottesima Settimana dell’Accademia Musicale Chigiana: Faust come “tragedia soggettiva”, secondo il poema di Fernando Pessoa che ripropone il mito faustiano come annientamento delle radici stesse del vivere e del sentire per la maledizione di una conoscenza che è anche deformazione, orrore, solitudine. Il soggetto si rifrange in presenze sceniche e vocali, un Faust parlante in scena e nell’evocazione dei video che scorrono sul fondo (Ferdinando Bruni), per registrare questa sconfitta dall’angolazione faustiana e da quella luciferina, mentre la voce e la presenza sopranile (Laura Catrani, molto brava) esprime forse il lutto della perdita dell’autenticità e del sentimento inariditi. La partitura, anticipata da un precedente schizzo per quartetto d’archi, con un organico qui esteso a clarinetto, fagotto, arpa e percussioni, conferma la grazia, l’aristocratico lirismo e il rilievo preciso e nervoso che sono le qualità della scrittura della Colasanti, e, all’inizio, la musica colpisce per una sorta di misteriosa e palpitante evidenza, ma poi, per l’ora o poco più della durata dell’opera, sembra proporsi e diluirsi come espressione pura di esperienze ed efflorescenze interiori, senza che sia chiaro il legame di necessità e di senso con questo mito, con questa storia e il suo farsi teatro. Risulta un po’ fredda la pur elegante “messa in spazio” di Francesco Frongia (regia) e Nando Frigerio (scene e luci), con gli oramai onnipresenti video che alludono in chiave surrealista all’esoterismo faustiano o all’inquieta natura nei suoi diversi elementi. Eccellente, intensa e molto ben calibrata, l’esecuzione musicale dell’Icarus Ensemble diretto da Gabriele Bonolis. Buon successo.