Abbado, un Prometeo col fiato sospeso

Raccontare delle ovazioni, dei fiori e del pubblico festante in piedi per tanti minuti sembrerebbe quasi scontato e superfluo, ma non lo è riferendosi alla serata che ha chiuso l'attività estiva dell'Orchestra di Lucerna, in cui la suite dal "Prometeo" di Luigi Nono ha tenuto la sala di Jean Nouvel col fiato sospeso per tutta la sua durata fino al successo grandissimo che tutti i suoi artefici hanno ricevuto in conclusione.

Recensione
classica
Internationale Musikfestwochen Luzern Lucerna
20 Agosto 2005
Insignito della cittadinanza onoraria di Lucerna, Claudio Abbado ha parlato della sua creatura risorta tre anni fa: "non una orchestra, ma un gruppo di musicisti e amici con cui ci ritroviamo per fare musica insieme". È con questo spirito che la Lucerne Festival Orchestra si riunisce ogni anno sotto la guida di Claudio Abbado regalando al pubblico dei concerti memorabili per intensità espressiva ed eccellenza esecutiva. Questa estate ancora una sinfonia di Mahler, la VII (l'anno prossimo sarà la VI) e finalmente l'atteso Bruckner protagonista del concerto inaugurale con la sinfonia n.7 (seguirà la "Romantica" nel 2006), poi ancora Beethoven con Alfred Brendel solista impegnato nel concerto per piano n.3 e i Lieder di Berg (Altenberg) e Schubert nella versione orchestrale cantati da Renèe Fleming e Thomas Quasthoff. Raccontare delle ovazioni, dei fiori e del pubblico festante in piedi per tanti minuti sembrerebbe quasi scontato e superfluo, ma non lo è riferendosi alla serata che ha chiuso l'attività estiva dell'Orchestra in cui la suite dal "Prometeo" di Luigi Nono ha tenuto la sala di Jean Nouvel col fiato sospeso per tutta la sua durata fino al successo grandissimo che tutti i suoi artefici hanno ricevuto in conclusione. Ne ha parlato lo stesso Abbado, felice perché, "se non tutti, almeno in molti hanno potuto apprezzare un'opera così difficile: il progetto ideale che ha legato questi primi tre anni di attività della nuova Orchestra ha ottenuto questo grande risultato da parte del pubblico che ha potuto compiere un percorso formativo di indiscutibile qualità. Ritorno al classico, dopo Nono, con i già citati Lieder di Schubert cantati dal formidabile Thomas Quasthoff e il "Preludio e morte d'Isotta" di Wagner, catartico.

Interpreti: THOMAS QUASTHOFF Baritone (Schubert) RACHEL HARNISCH Soprano JULIANE BANSE Soprano SUSANNE OTTO Alto MAREK TORZEWSKI Tenor ANDRÉ RICHARD Sound Director EXPERIMENTALSTUDIO DER HEINRICH-STROBEL-STIFTUNG DES SWR E.V. FREIBURG I.BR. Electronical Realisation

Orchestra: LUCERNE FESTIVAL ORCHESTRA

Direttore: CLAUDIO ABBADO

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