I Mortier Awards 2021

Ad Alexander Kluge il premio per il teatro musicale e a Ulrike Schwab quello per i giovani

News
classica
Alexandre Kluge
Alexandre Kluge

Una giuria composta da Heinz Weyringer, Albrecht Thiemann, Serge Dorny e Markus Hinterhäuser ha assegnato i Mortier Awards 2021 per il teatro musicale e per le giovani generazioni rispettivamente ad Alexandre Kluge e a Ulrike Schwab, due personalità che, come Gérard Mortier, perseguono un approccio interdisciplinare per rinnovare l’espressione artistica dell’opera.

Dedicato alla memoria del manager operistico belga Gérard Mortier, il Mortier Award è stato iniziato nel 2014 da Heinz Weyringer, direttore artistico del Ring Award di Graz, e Albrecht Thiemann, ex direttore della rivista Opernwelt, ed è stato assegnato nella sua prima edizione a Gérard Mortier e quindi a Markus Hinterhäuser, pianista e attuale direttore artistico del Festival di Salisburgo. Il Mortier Next Generation Award è stato lanciato nel 2019 da Serge Dorny, già direttore generale dell’Opéra de Lyon e futuro sovraintendente dell’Opera di Stato Bavarese, e assegnato al drammaturgo e regista polacco Krystian Lada .

L’ottantanovenne Alexander Kluge ha debutta nei primi anni Sessanta come scrittore e filmmaker, prendendo parte al movimento del Nuovo Cinema Tedesco e vincendo nel 1966 il Leone d’Argento alla Mostra del Cinema di Venezia per Abschied von gestern (La ragazza senza storia) e nel 1968 l’ultimo Leone d’Oro con Die Artisten in der Zirkuskuppel: Ratlos (Artisti sotto la tenda del circo: perplessi) prima degli anni della contestazione alla Biennale. Responsabile dal 1988 della programmazione artistica in diverse emittenti tedesche e della Svizzera tedesca, Kluge ha realizzato oltre 2000 ore di programmi in collaborazione con personalità della scienza, teatri lirici, filmmaker e scrittori.

Negli anni più recenti ha partecipato a mostre nate dall’incontro di diverse discipline come The Boat is Leaking. The Captain Lied con il fotografo Thomas Demand e la scenografa Anna Viebrock alla Fondazione Prada di Venezia nel 2017, Pluriverse al Museum Folkwang di Essen (2017) e al Belvedere 21 di Vienna (2018), James Ensor & Alexander Kluge: Siècles noirsalla Fondation Vincent van Gogh di Arles (2018), The Power of Music – The Opera: Temple of Seriousness al Kunsthalle Weishaupt e al Museum Ulm (2019) and The Thin Ice of Civilization con una installazione in nove parti legata all’opera per la Württembergischer Kunstverein di Stoccarda (2020). “L’inestricabile intreccio di immagini, parole e suoni, spazio e tempo spiega il particolare interesse di Alexander Kluge per l’opera e il teatro musicale. – secondo Albrecht Thiemann, membro della giuria – Perché questa forma più complessa di espressione (artistica) contiene tutto ciò che ha sempre occupato la mente di questa personalità eclettica. È ciò che apre le nostre menti, rendendoci ricettivi alla pienezza della nostra esistenza precaria, alla quale siamo troppo spesso ciechi e sordi.”

I 30 mila euro del Mortier Next Generation Award sponsorizzato dagli Amici del Festival di Salisburgo vanno invece al giovane soprano e regista lirica Ulrike Schwab, dal dicembre 2020 al marzo 2021 Mortier Next Generation Fellow all’Istituto di Studi avanzati di Berlino, città dove si è formata in canto e regia e dove ha già diretto diverse produzioni di teatro musicale alla Tischlerei della Deutsche Oper, alla Neuköllner Oper, al Werkstatt Studio della Staatsoper e al Radialsystem V.

I Mortier Award saranno assegnati ai vincitori il prossimo 17 agosto in una serata speciale nell’ambito del Festival di Salisburgo. Nel corso della cerimonia è prevista una tavola rotonda sul futuro del teatro musicale con la partecipazione di Markus Hinterhäuser, il soprano Asmik Grigorian, Ulrike Schwab e il direttore d’orchestra Franz Welser-Möst con la moderazione del giornalista e critico musicale Markus Thiel.

 

Se hai letto questa news, ti potrebbero interessare anche

classica

Dal 17 al 19 maggio

classica

Apertura di stagione in settembre con “Picture a day like this” di George Benjamin in collaborazione con il festival Musica

classica

Apertura con Der Prinz von Homburg di Henze, primo di molti titoli del Novecento, e un omaggio ad Aribert Reimann