Tutto in live streaming il festival di Nuova Consonanza 2020

Numerosissime le novità assolute di compositori di varie generazioni, cui si affiancano gli omaggi a Maderna, Pennisi e Petrassi

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Gianni Trovalusci
Gianni Trovalusci

Dopo aver dovuto modificare più volte il programma per adattarsi alle varie fasi della pandemia e ai conseguenti provvedimenti del governo, Nuova Consonanza ha infine potuto comunicare quale sarà il suo cinquantasettesimo festival, che si svolgerà dal 27 novembre al 20 dicembre 2020, con un appuntamento quasi ogni giorno, talvolta anche due al giorno, tutti in assenza di pubblico dal vivo ma visibili in live streaming, quindi con una platea presumibilmente più vasta del solito, perché non limitata a Roma ma estesa a tutta l’Italia e  teoricamente a tutto il mondo.

A ispirare il festival – intitolato Laborintus 2.0, con un trasparente richiamo a Luciano Berio – sarà il tema del labirinto, inteso, come dice il presidente Lucio Gregoretti, “non come luogo nel quale perdersi nella vana ricerca di una metama come opportunità per lasciarsi andare e seguire più strade diverse sotto la guida delle proprie inclinazioni”. 

Ad aprire il festival sarà il flautista Gianni Trovalusci, che darà spazio alla libertà di azione performativa che la musica aleatoria e più in generale la musica contemporanea permette, con omaggi a Bruno Madernae Franco Evangelisti, cui si affiancano autori dei giorni nostri come Nicola Sani, Kaija Saariaho e Giorgio Nottoli, uno degli esponenti più attivi della musica elettroacustica, di cui sarà eseguita in prima assoluta Trama sospesa. Il giorno dopo IN SA ZIDDHA, sotto la cenere rovente ripercorre i suoni evocativi del teatro musicale di Enrico Cocco, compositore romano, sperimentatore sonoro impegnato nella ricerca, particolarmente nel campo del teatro musicale con tecnologie elettroniche e multimediali. Il giorno dopo un’altra prima assoluta di Cosimo Colazzo: si tratta di Francisca, un’opera (eseguita in forma di concerto) che affronta la tematica dell’identità di genere, ispirandosi alla storia di Francisca ‘Huomo-Fimina’, realmente accaduta a Caltagirone, in Sicilia, nel XVII secolo.

Ma il programma è troppo ricco per potersi soffermare su ogni concerto, ci limiteremo dunque a segnalarne alcuni, rinviando per il programma dettagliato e completo al sito https://www.nuovaconsonanza.it/index.php?voce=20249318692&collegamento=12895788738

Il concerto del 2 dicembre con l’Orchestra Roma Tre diretta da Gabriele Bonolis, intitolato Il filo d’Arianna, è dedicato a Francesco Pennisi nel ventennale della morte ma conterrà anche omaggi a Goffredo Petrassi, maestro di varie generazioni di compositori, e a Marcello Panni, che nel 2020 ha compiuto ottanta anni: sarà presentato in prima esecuzione assoluta il suo Commiato, su testo di Omar Khayyam. Il 4 èin programma Electronic Claps, che vede protagonista il soprano Eleonora Claps, che si è specializzato negli anni nel repertorio del Novecento e contemporaneo, soprattutto elettronico, con diverse prime assolute di lavori di cui è dedicataria. Saltando all’8,troviamo Fabrizio de Rossi Re nella veste di compositore, pianista e voce in Canto del rauco mendicante. Un viaggio nelle musiche della tradizione popolare italiana: questo suo progetto ruota intorno alle musiche di tradizione orale e realizza un percorso che tende a trasfigurare, reinventare e deformare le ragioni profonde del canto popolare originale, partendo dai testi che questi canti raccontano: storie d’amore, di vendetta, della fatica del lavoro, di disuguaglianze sociali, etc). Questi suoni di un linguaggio antico vengono immersi in una moderna costruzione narrativa, trasfigurata e ricomposta musicalmente.

Il 13 dicembresuona il Kvadrat Percussion Ensemble, una giovane formazione che incentra il proprio lavoro sul repertorio contemporaneo e sulla creazione di performance in campo audio-visivo: sono in programma John Cage, Christian Wolff, Yannis Xenakis, John Luther Adams e Walter Branchi. Il 17 si ricorda Bruno Madernanel centenario della nascita, con il concerto intitolato Il giardino dei sentieri che si biforcano, eseguito dal Bruno Maderna Ensemble diretto da Gabriele Bonolis. Il 19 un latro omaggio a un grande del Novecento, Benjamin Britten, di cui si ascolteranno i Folksongs nellesecuzione di Mark Millhofer e Marco Scolastra, cui farà da pendant la Suite su temi popolari italiani in prima esecuzione assoluta, che riunisce brani di Mauro Montalbetti, Lorenzo Ferrero, Sara Caneva, Marcello Panni e Fabio Cifariello Ciardi.

Come sempre saranno molte le prime esecuzioni: oltre  a quelle degli autori sopra citati, si avranno prime assolute di Kayami, Carnini, Galante, Pockfuß, Whiteley, Piacentini, Rosato, Remigio e altri ancora, affiancate a lavori di Berio, Castiglioni, Macahis, Turaccio, Rebora, Vacca, Capurso, Magnan, Morricone, Filidei. Come è ormai tradizione, il festival si concluderà il 20 dicembre con il concerto dei finalisti del Concorso internazionale di composizione Franco Evangelisti, quest’anno dedicato a partiture dalla forma di “opere aperte”: a interpretare le partiture finaliste sarà la Sicilian Improvisers Orchestra.

I concerti saranno eseguiti non solo a Roma ma anche in altre città italiane e straniere e saranno tutti trasmessi in live streaming sul canale youtube dell’Associazione Nuova Consonanza al seguente link 

https://www.youtube.com/channel/UC1GaFBR-MM0j_RYMvNuUbnw

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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