Elisir in musical

A Bologna frizzante rilettura di Rosetta Cucchi, con Pertusi e un intraprendente cast di giovani

Foto © Rocco Casaluci
Foto © Rocco Casaluci
Recensione
classica
Teatro Comunale di Bologna Bologna
Gaetano Donizetti
27 Marzo 2010
Entrando in sala, molti saranno sbottati vedendo le foto nel foyer: l'ennesima regia che tutto stravolge! Ma lo spettacolo era in mano a Rosetta Cucchi, reduce da uno "Sweeney Todd" di grande impatto teatrale e che ora applica lo stesso stile da musical all'opera buffa ottocentesca. Non solo nel ritmo, ma anche negli ambienti, collocando la vicenda in una School of Arts, tipo "Saranno famosi". E già ad apertura di sipario ti dici: non può reggere fino in fondo! Man mano che lo spettacolo procede, tutti i pezzi sembrano però ricomporsi alla perfezione: Belcore è il bullo della scuola e la guarnigione il suo codazzo di violenti; Dulcamara è un coatto cinquantenne che gira con capelli lunghi e giubbotto di pelle spacciando agli studenti... Insomma, quasi tutto funziona. Allora ti chiedi perché non si abbia il coraggio di fare l'ultimo passo, e dopo aver stravolto il testo visivo (tutte le didascalie sono disattese) e stagliuzzato il testo musicale (dal giovanissimo Daniele Rustioni che si rifà però alle vecchie tradizioni) non si intervenga pure sul testo verbale, cambiando quella ventina di parole troppo datate o incoerenti con la nuova ambientazione, ed evitando che quel Nemorino e quell'Adina si diano del voi. Chapeau à Pertusi, per la perfetta immedesimazione in un personaggio che ricusa ogni buffoneria di bassa lega. Ma l’onore della serata va tutto agli altri giovani interpreti, per la tenuta vocale e scenica: Anna Corvino (bel frutto della Scuola dell'Opera Italiana), Gezim Myshketa (spigliatissimo) e Juan Francisco Gatell, attore perfetto nella parte dello studente povero vestito senza griffes e dileggiato da tutti, che in "Adina, credimi" (avrebbe detto un gazzettiere ottocentesco) ha commosso fino alle lacrime. Successo trionfale, come raramente si vede alle prime.

Note: Foto © Rocco Casaluci --- Nuovo allestimento in coproduzione tra Teatro Comunale di Bologna e Wexford Festival Opera

Interpreti: Anna Corvino (Adina), Juan Francisco Gatell (Nemorino), Gezim Myshketa (Belcore), Michele Pertusi (Dulcamara), Anna Maria Sarra (Giannetta)

Regia: Rosetta Cucchi

Scene: Tiziano Santi

Costumi: Claudia Pernigotti

Orchestra: Orchestra del Teatro Comunale di Bologna

Direttore: Daniele Rustioni

Coro: Coro del Teatro Comunale di Bologna

Maestro Coro: Paolo Vero

Luci: Daniele Naldi

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Successo per Beethoven trascritto da Liszt al Lucca Classica Music Festival

classica

Non una sorta di bambino prodigio ma un direttore d’orchestra già maturo, che sa quello che vuole e come ottenerlo

classica

Napoli: per il Maggio della Musica