La rinascita del Ristori

Il Teatro riaperto a Verona

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«Non un altro teatro, ma uno spazio che offra ed accolga attività culturali a tutto tondo». A parlare è Angelo Curtolo, il direttore del risorto Teatro Ristori di Verona (Ristori), gioiellino ottocentesco rimasto chiuso e in stato di degrado per oltre trent'anni e riportato al suo antico splendore da Fondazione Cariverona. Intitolato ad una delle più grandi attrici italiane del XIX secolo, Adelaide Ristori, il nuovo teatro è parte della storia della città dal 1840 e sul suo palcoscenico sono passati tutti i nomi più importanti dello spettacolo italiano e della musica, classica e non. Spazio multifunzionale - ospiterà anche danza, convegni, corsi di teatro - e in dialogo con le altre istituzioni culturali cittadine, è dotato di apparecchiature tecnologiche all'avanguardia tra cui videoproiettori digitali e uno schermo a tutto boccascena per portare in diretta con i Live il meglio dai palcoscenici internazionali: «Siamo i primi, e per il momento gli unici in Italia, a trasmettere i concerti dei Berliner Philharmoniker», segnala Curtolo. Musica quindi, ma con un occhio di riguardo ai giovani: Mario Brunello, già protagonista il 14 gennaio del concerto inaugurale, torna il 7, 8 e 9 marzo con un progetto per avvicinare gli studenti alla Sinfonia K550 di Mozart. Un viaggio analogo, partendo però dalla musica brasiliana e dalle relazioni con il jazz e la classica, sarà quello dal 16 al 18 maggio in compagnia di Stefano Bollani. (Anna Barina)

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