Musica d'estate

I concerti all'aperto rispettano la classica?

Recensione
classica
E la chiamano estate.
L’estate, nella musica, è il tempo dei festival. Ce ne sono alcuni magnifici, naturalmente, per la qualità della proposta musicale e per l’organizzazione. La tendenza generale, però, è orientata verso l’intrattenimento, il divertimento. L’estate, si sa, è il tempo della vacanza. E così ecco i concerti all’aperto, con pianoforti e orchestre amplificati – talvolta benissimo, il più delle volte in maniera inadeguata. Le luci, che non provengono dall’alto ma da piantane poste ai lati, proiettano sulla tastiera ombre fastidiose che si prendono gioco di noi pianisti stabilendo una democratica equivalenza fra tasti bianchi e neri. Per non dire del vento che scompagina le partiture, con gli orchestrali costretti a portarsi da casa collezioni di mollette da bucato con cui fermare i fogli, perchè un soffio di vento può distruggere settimane intere di studio e di prove. Il pubblico è spesso distratto, appunto vacanziero, e ascolta Beethoven mentre culla il bambino in carrozzina o scarta rumorosamente caramelle e patatine, con una perfida tempistica che predilige Adagi e pianissmo. E se al posto di Beethoven c’è musica da film, o lounge music da aeroporto – classica per autocertificazione - tanto meglio. Ecco consumarsi il rito dell’estate, democratico e trasculturale, immancabilmente condito da espressioni giulive degli assessori alla cultura. D’altro canto la musica colta, che vive di strani complessi, sembra preoccupata di rassicurare il pubblico, pardon l’utenza, sul fatto di essere classica, sì, ma - sia chiaro – anche divertente, per nulla seria e accigliata, per nulla pesante. Anzi, la musica classica è leggera. Leggerissima, evanescente. Così evanescente, infatti, che – a giudicare dalle scellerate scelte del nostro governo – si pensa addirittura di renderla invisibile e inudibile. Credo che la difesa delle ragioni della nostra musica debba passare anche dalla scelta di luoghi e modi adeguati per farla e ascoltarla.

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Bologna: il nuovo allestimento operistico dell’Orchestra Senzaspine ha debuttato al Teatro Duse

classica

Successo per Beethoven trascritto da Liszt al Lucca Classica Music Festival

classica

Non una sorta di bambino prodigio ma un direttore d’orchestra già maturo, che sa quello che vuole e come ottenerlo