Zurigo è la migliore
Pubblicato l’annuario della rivista Opernwelt con i migliori protagonisti della scorsa stagione
26 settembre 2025 • 2 minuti di lettura
Puntuali come la vendemmia in autunno, arrivano le pagelle di Opernwelt, la principale rivista d’opera dei paesi di lingua tedesca. Secondo i voti espressi da un panel di 39 critici europei, l’Opernhaus di Zurigo è il miglior teatro lirico dell’anno. Il principale teatro svizzero, fresco di cambio al vertice è stato preferito per “un programma drammaturgicamente coerente, innovativo e variegato, nonché per le regie efficaci” nell’ultima stagione sotto la sovrintendenza di Andreas Homoki.
Come miglior produzione lirica della stagione è stato indicato L’idiota di Mieczystaw Weinberg con la regia di di Krzystof Warlikowski visto al Festival di Salisburgo nell’estate 2024, come miglior novità della stagione Le petit pauvre d'Assise di Charles Tournemire commissionata dal Theater Ulm e come migliore riscoperta The Wreckers l’opera di Ethel Smyth, compositrice americana scomparsa nel 1996 a 93 anni, coprodotta dal Badisches Staatstheater di Karlsruhe, dallo Staatstheater di Meiningen e dal Mecklenburgisches Staatstheater di Schwerin. Il miglior regista dell’anno è risultato il tedesco Tobias Kratzer, da questa stagione sovrintendente dell’Opera di Stato di Amburgo, per il suo allestimento del Rheingold di Wagner all’Opera di Stato bavarese di Monaco e miglior scenografo l’austriaco Paul Zoller. L’esperienza operistica più insolita se la aggiudica il regista svizzero Christoph Marthaler per il suo Tiefer Graben 8 prodotto dal Teatro di Basilea.
Fra i cantanti, Eleonora Buratto è stata indicata come migliore cantante dell’anno per la sua intensa intepretazione di Madama Butterfly vista al Festival di Pasqua di Baden-Baden e alla Philharmonie di Berlino e il tenore Bogdan Volkov per la sua interpretazione del principe Myschkin ne L'idiota di Mieczysław Weinberg a Salisburgo. La migliore cantante emergente è invece il soprano russo Anna Nekhames, giovane interprete nell’ensemble dell’Oper Frankfurt, di cui ha colpito soprattutto la virtuosistica interpretazione della protagonista in Melusine di Aribert Reimann a Francoforte.
La Bayerische Staatsorchester in forza all’Opera di Stato Bavarese, la Meininger Hofkapelle e la Frankfurter Opern- und Museumsorchester si dividono ex aequo il titolo di miglior orchestra dell’anno, mentre è unico il miglior coro, cioè quello della Komische Oper di Berlino. Infine, Kirill Petrenko conquista la maggioranza dei voti dei critici nella categoria del miglior direttore d’orchestra.
Infine, come miglior pubblicazione di soggetto operistico è stato indicato il volume di Anselm Gerhard Vorhang auf? Ein Streifzug durch die Geschichte der Opern-Ouvertüre (Su il sipario? Un viaggio attraverso la storia delle ouverture operistiche) edito da Springer Verlag, un’analisi del rapporto fra la musica di apertura e l’azione scenica nello sviluppo del teatro musicale dall’Orfeo di Monteverdi a Owen Wingrave di Benjamin Britten.