Nuova Consonanza, nuovo festival

Presentato il 54° Festival di Nuova Consonanza: Ennio Morricone ha raccontato la fine del Gruppo di Improvvisazione

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Il Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza (Foto di Roberto Masotti)

La presentazione al Macro di Via Nizza del 54° Festival di Nuova Consonanza è stata non solo l’occasione per conoscere nel dettaglio la programmazione che si svolgerà dal prossimo 11 novembre al 20 dicembre, ma anche per ascoltare alcune significative testimonianze sul quel Gruppo di Improvvisazione che ha caratterizzato la vita della storica associazione romana tra il 1964 e il 1984.

Come annunciato da Lucio Gregoretti – Presidente di Nuova Consonanza – le vicende del Gruppo saranno oggetto di studio di un incontro internazionale che si svolgerà, sempre al Macro, dal 14 al 16 dicembre.

Significativa la testimonianza che Ennio Morricone, uno dei compositori che condivisero questa esperienza, ha portato ai presenti:

«Noi addirittura ci eravamo proibiti i suoni normali degli strumenti, tutta una serie di cose che non si sarebbero potute pensare se non ci fosse stato il Gruppo a giustificare questo comportamento. E ricordo che fu Antonello Neri a decretare la fine di quella esperienza nel corso di un concerto per me indimenticabile. La sua improvvisazione in stile chopiniano che volle portare ben oltre la durata che ci eravamo prefissati tutti insieme, portò tutti noi a reagire con un crescente invito a concludere, che sfociò in un corale grido: basta! Così terminò quella esperienza, nata anche come reazione a certe esecuzioni che venivano proposte a Darmstadt, che per me avevano dello scandaloso».

L’incontro di studi, come precisato da Alessandro Sbordoni (componente del Comitato scientifico) non solo intende rievocare un momento particolarmente fertile della vita compositiva romana ma anche approfondire cosa sia rimasto di quell’esperienza, quali prospettive abbia aperto.

Nel titolo scelto per il Festival 2017, Trasposizioni illimitate, il riferimento e l’omaggio a Olivier Messiaen, il cui percorso stilistico ha esercitato una grande influenza su più generazioni di compositori. A Messiaen sarà dedicato il concerto del 21 novembre, con Brunella De Socio e Riccardo Fassi che interpreteranno pagine del francese e successivamente vi improvviseranno sopra.

Tra i vari appuntamenti con il teatro musicale, spicca Musica senza cuore, azione musicale per attore e strumenti, lavoro del 2003 di Fabrizio de Rossi Re su libretto di Francesca Angeli tratti dal celebre Cuore di De Amicis, che, sul palcoscenico del Teatro Argentina (il 26 novembre) vedrà protagonista David Riondino. Tanti comunque e ben diversificati gli appuntamenti di questa edizione, su cui il sito di Nuova Consonanza fornisce ampie informazioni.

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