La chiusura di Musica con Vista 2025
Con gli ultimi concerti a Trento e Bergamo si è concluso il Festival Nazionale che celebra la musica e il patrimonio
03 ottobre 2025 • 2 minuti di lettura
Con il doppio appuntamento dello scorso 20 settembre – tra Palazzo Moroni a Bergamo con il chitarrista Eugenio Della Chiara e il Castello del Buonconsiglio di Trento con il Quartetto Eos – si è conclusa l’edizione 2025 di Musica con Vista, il Festival Nazionale ideato e organizzato dal Comitato AMUR con le sue istituzioni concertistiche storiche e Le Dimore del Quartetto, che celebra la grande musica e il patrimonio del nostro Paese.
12 regioni coinvolte, 37 concerti e circa 400 attività collaterali: questi i numeri della quinta edizione di un manifestazione che ha saputo coniugare musica, arte, natura e gastronomia, valorizzando i territori insieme a più di 100 musicisti e coinvolgendo un pubblico sempre nuovo e curioso.
Tra gli appuntamenti sold out; il concerto del Quartetto Gerhard ha accompagnato una platea di 600 persone con le note di Bach, Schumann e Schubert verso l’alba al parco della Certosa Monumentale di Ferrara , il duo Bartoletti Anelli ha acceso l’entusiasmo del pubblico nel chiostro del Museo del Diocesano di Ancona e il Quatuor Akilone al Museo Archeologico di Reggio Calabria ha portato il pubblico oltre i confini del formato musicale classico offrendo una performance non convenzionale e segnando l’ingresso nel festival della regione Calabria.
Musica con Vista è un esempio virtuoso di come attraverso una rete di operatori e istituzioni culturali consolidata, sia possibile sviluppare valore per i territori. Un valore che dal 2020 si rinnova ogni estate creando un itinerario turistico e culturale rappresentativo di ciò che l’Italia può offrire.
Grazie al contributo di Poste Italiane e Gruppo AON, inoltre, Musica con Vista continuerà a rappresentare un duplice appuntamento anche nel 2026 sul piccolo schermo con due nuovi documentari registrati a Napoli e a Trento per Sky Arte che andranno in onda la prossima primavera.
Come sottolinea Francesca Moncada di Paternò , presidente del Comitato AMUR e fondatrice de Le Dimore del Quartetto, «la realizzazione dei documentari nasce dal desiderio di raccontare e custodire l’alchimia che il Festival Musica con Vista riesce a generare. Un dialogo vivo tra patrimonio tangibile e intangibile, tra esperienza e innovazione, tra passato e futuro, tra città e territori. È un modo per fissare nel tempo l’essenza del nostro progetto, che vive di connessioni autentiche e bellezza accessibile e condivisa».
Tutte le informazioni sulla Musica con Vista sono disponibili qui.