Il Concerto di Capodanno al Teatro La Fenice
Michele Mariotti per la prima volta sul podio per il tradizionale appuntamento veneziano di fine anno
29 dicembre 2025 • 4 minuti di lettura
Tutte le proteste sono ammissibili purché garbate. Così il sovrintendente Nicola Colabianchi in risposta a una domanda sulle tensioni che hanno animato i mesi seguiti all’annunciata nomina di Beatrice Venezi alla direzione musicale del Teatro La Fenice nel corso della tradizionale conferenza stampa di presentazione del Concerto di Capodanno. Anche se in forma meno plateale e più “garbata” non risparmieranno nemmeno uno degli appuntamenti fra i più attesi del calendario veneziano con l’annunciata distribuzione da parte delle maestranze del teatro al pubblico di una spilletta – una chiave di violino nera con al centro un cuore su sfondo dorato – e l’invito a indossarla durante il concerto. Liquidata la domanda come “nulla quaestio” Colabianchi ha comunque auspicato che si possa arrivare presto a “scelte condivise” da tutte le parti coinvolte, anche se al momento non risultano atti significativi in tal senso e sembra di assistere piuttosto a una tregua armata. Piuttosto avaro di annunci, il sovrintendente ha comunque anticipato il titolo che aprirà la stagione 2026/27 – Fedora di Umberto Giordano in un nuovo allestimento firmato da Hugo De Ana – e un concerto in programma a Barcellona il 4 gennaio che vedrà la partecipazione congiunta delle Orchestre del Teatro La Fenice e del Teatro del Liceu dirette da Riccardo Frizza e la partecipazione del soprano Saioa Hernández e del tenore Xabier Anduaga in occasione dei 30 anni dell’incendio che distrusse il teatro veneziano nella notte del 29 gennaio 1996, avvenuto due anni dopo quello altrettanto devastante del 31 gennaio 1994 del Liceu.
Per il resto, soprattutto dal direttore generale Andrea Erri viene il messaggio più positivo su questo tormentato inizio di stagione nel teatro veneziano con circa 840 mila euro di incassi delle quattro recite in programma per l’appuntamento musicale di fine anno, grazie anche a prezzi non proprio popolari che comunque non sembrano essere un problema per il pubblico come testimonia il sold out per tutte le repliche. Del resto anche i dati del botteghino in questo inizio di stagione, inaugurata dalla Clemenza di Tito, sono molto incoraggianti con 24500 biglietti venduti e un incasso di circa 4 milioni di euro. Insomma, un teatro molto sano, anche finanziariamente. Per ora.
Quanto al programma del festival, poche le novità rispetto a un appuntamento che si ripete per la ventitreesima volta sul palcoscenico della Fenice. Una è la presenza del direttore Michele Mariotti, per la prima volta sul podio per il Concerto di Capodanno, e del tenore Jonathan Tetelman, che con il soprano Rosa Feola, per la terza volta presente all’appuntamento di fine anno, sarà impegnato nella seconda parte del concerto, quella trasmessa in diretta su Raiuno dalle ore 12.20 del 1° gennaio. La tradizionale antologia di brani d’opera comprenderà brani spesso presenti come “Nessun dorma” dalla Turandot di Puccini e “Casta diva” dalla Norma oltre all’immancabile “Va, pensiero” e al brindisi da La traviata in chiusura di concerto, ma anche meno consueti come “Feste! Pane! Feste!” e “Cielo e mar” da La Gioconda, la barcarola da Silvano di Mascagni e “Sombre forêt” dal Guillaume Tell di Rossini. Altra novità, l’antologia operistica occuperà anche la prima parte del concerto, tradizionalmente riservata a una composizione sinfonica, senza però la presenza di solisti e coro. La Sinfonia della Semiramide di Rossini aprirà la selezione di composizioni per orchestra, che proseguirà con la Sinfonia della Norma di Bellini, con l’Intermezzo dal Guglielmo Ratcliffdi Mascagni, la Tregenda da Le villi di Puccini, la Sinfonia del Don Pasquale di Donizetti e la Sinfonia da I vespri siciliani di Verdi.
Presente alla conferenza stampa anche Francesca Nesler, responsabile del coordinamento dell’offerta musicale per Rai Cultura, che ha ribadito l’importanza per il palinsesto Rai di questo appuntamento e illustrato gli inserti coreografici, visibili solo al pubblico televisivo. La presenza sul podio del direttore musicale del Teatro dell’Opera di Roma, ha fatto cadere la scelta sul corpo di ballo del teatro romano e sulla sua direttrice Eleonora Abbagnato, che sarà protagonista di un “pas de deux” con Friedemann Vogel, ballerino principale del Stuttgarter Ballet, sulla musica della Barcarola dal Silvano di Mascagni. Gli altri inserti coreografici saranno presenti nella sigla su musiche di Ermanno Wolf Ferrari, di cui il 12 gennaio ricorreranno i 150 anni della nascita, e nell’Intermezzo da Cavalleria rusticana, tutti registrati in palazzi storici veneziani.
Come detto la seconda parte del concerto sarà visibile in diretta su Raiuno la mattina del 1° gennaio e in replica su Rai5 alle 21.20 e il 3 gennaio alle 8, nonché in forma integrale la mattina del 4 gennaio. Rai Radiotre trasmetterà in diretta il concerto in forma integrale il 1° gennaio dalle 11.15. La seconda parte del concerto sarà inoltre trasmessa dall’emittente culturale franco-tedesca Arte, che metterà a disposizione in streaming il concerto sulla propria piattaforma Arte concert.