Guerre e Pace al Festival della Valle d’Itria

Nel programma dell’edizione 2025 Rossini, Britten, Ravel e la Quattordicesima di Šostakóvič

News
classica
La conferenza stampa di presentazione
La conferenza stampa di presentazione

Il Festival della Valle d’Itria giunge alla sua cinquantunesima edizione con un calendario di oltre venti appuntamenti musicali, incontri e approfondimenti, che si svolgeranno a Martina Franca, nelle masserie e in altri luoghi del territorio pugliese dal 18 luglio al 3 agosto.

 

L’inaugurazione si svolgerà venerdì 18 luglio (repliche 26, 29 luglio e 2 agosto) nel cortile del Palazzo Ducale con Tancredi di Gioachino Rossini, capolavoro che torna a Martina Franca 49 anni dopo aver inaugurato il Festival nel 1976 e che per l’occasione verrà eseguito con entrambi i finali composti dal Cigno di Pesaro nel febbraio e marzo 1813. A dirigere l’Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala sarà Sesto Quatrini e la regia è stata affidata al giovane Andrea Bernard, premio Abbiati nel 2024.

 

Il secondo titolo in cartellone dal 27 luglio a Palazzo Ducale (repliche il 30 luglio e 3 agosto) sarà Owen Wingrave di Benjamin Britten, opera scritta nel 1970 e mai rappresentata in Italia. Sul podio Daniel Cohen,direttore musicale dello Staatstheater di Darmstadt, alla guida dell’Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala. La regia è di Andrea De Rosa, al suo debutto al Festival di Martina Franca.

 

All’epica guerresca rossiniana e al pacifismo novecentesco di Britten si aggiunge L’enfant et les sortilèges di Maurice Ravel, a cent’anni dalla prima e centocinquanta dalla nascita del compositore. Sarà rappresentata nel Chiostro di San Domenico il 19 luglio (repliche 21, 24, 28 luglio) nella versione cameristica di Didier Puntos, con la direzione di Myriam Farina e la partecipazione dei cori L.A. Chorus, Lucania & Apulia Chorus (maestro del coro Luigi Leo) e del Coro di voci bianche della Fondazione Paolo Grassi diretto da Angela Lacarbonara.

 

Numerosi concerti si alterneranno alle opere nel declinare il tema del Festival, “Guerre e pace”, con programmi di raro ascolto e alcune novità. Tra gli appuntamenti in programma spicca l’esecuzione della Sinfonia n. 14 per soprano, basso, archi e percussioni op. 135 di Dmitrij Šostakóvič, scritta nel 1969 e dedicata a Britten, in programma il agosto a Palazzo Ducale, con l’Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala guidata dal direttore musicale del Festival Fabio Luisi.

 

La direzione artistica è stata affidata per un triennio alla compositrice Silvia Colasanti, e l’organizzazione è quella consueta della Fondazione Paolo Grassi. Il ricco cartellone include iniziative intorno al barocco musicale, un convegno su “Guerra e pace nell’opera”, presentazioni e incontri con gli artisti. I luoghi del Festival sono quelli iconici di Martina Franca: oltre al Palazzo Ducale, il chiostro della Chiesa di San Domenico, la Basilica barocca di San Martino e le più belle masserie del circondario. 

 

Nelle parole di Silvia Colasanti, “il Festival della Valle d’Itria ha un’anima forte e una storia che va rispettata. Uno dei suoi obiettivi è stato di portare in scena titoli desueti o in prima esecuzione. Un altro è quello di ripercorrere i percorsi spesso travagliati di un’opera: mettere in scena versioni alternative o che non si ascoltano abitualmente è uno dei modi per esplorare il pensiero compositivo. La presenza della musica del XX e del XXI secolo ha per me una valenza importante, e quest’anno sono particolarmente soddisfatta per Owen Wingrave, unica opera di Britten a non essere mai stata rappresentata in Italia. Il cartellone richiama fortemente all’attualità: il tema della guerra ci racconta come gli artisti abbiano sempre parlato del proprio presente spingendoci a riflettere sul nostro”. 

 

Il presidente della Fondazione Paolo Grassi di Martina Franca, Michele Punzi, ha aggiunto: “Dopo aver superato il traguardo, e la soglia psicologica, delle cinquanta edizioni volevamo che il Festival si rinnovasse pur mantenendo gli elementi distintivi che l’hanno reso famoso nel mondo. Silvia Colasanti ha accolto con entusiasmo la sfida, presentando una visione chiara e articolata del progetto per il quale è stata incaricata”.

 

Il programma completo del festival è disponibile sul sito 

 

 

Se hai letto questa news, ti potrebbero interessare anche

classica

Dal 23 aprile arte e impegno civile si incontrano tra musica, immagini e storie di riscatto

In collaborazione con Lucca Classica

classica

Nel 2025 un importante traguardo celebrato con una nuova veste grafica e un rinnovato slancio verso il futuro

classica

Saranno rappresentate opere di Auletta, Mozart, Gino Negri e, in prima assoluta, di Antonio Agostini