Chénier apre la Scala
Chailly sul podio il 7 dicembre
Non da meno sono gli spettacoli importati. Dal Covent Garden e per la prima volta cantata in francese alla Scala, Orphée et Eurydice diretta da Michele Mariotti, con la regia di John Fulljames, protagonisti Juan Diego Florez e Christiane Karg, Amour sarà impersonato da Fatma Said (la dolcissima Pamina della Zauberflote firmato da Peter Stein la scorsa stagione). A giugno altra prima volta alla Scala per Fierrabras di Schubert, diretta da Daniel Harding, con la messa in scena di Peter Stein, spettacolo nato a Saliburgo nel 2014. Due le riprese: Simon Boccanegra per la regia di Fedrico Tiezzi, diretto da Myung-Whun Chung, titolo che la Scala ha portato in varie tournée, e l'intramontabile Aida firmata da Franco Zeffirelli (95 anni nel 2018) con Nello Santi (86 anni) sul podio. Per quanto riguarda la stagione sinfonica è consigliabile consultare il sito del teatro perché non mancano le sorprese. A parte le importanti ospitalità (Wiener, Bayerischen Rundfunks, Rotterdam PO), l'orchestra della Scala prosegue con le sinfonie di Mahler e aggiunge un omaggio a Rossini a 150 anni dalla morte, la Messa per Rossini composta da 13 autori tra cui Verdi in ricordo del grande pesarese, che avrebbe dovuto essere eseguita a Bologna l'anno dopo la sua scomparsa, ma che dovette attendere gli anni Ottanta del secolo scorso per farsi ascoltare. Nel novembre del 2017 sul podio sarà Chailly.
Stefano Jacini
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