Arsenii Mun trionfa al 64° Concorso Busoni

A Mun il primo posto, il Premio del Pubblico e il Premio Michelangeli, secondo classificato lo statunitense Anthony Ratinov e a seguire il giapponese Ryota Yamazaki.

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Arsenii Mun (Foto Anna Cerrato)
Arsenii Mun (Foto Anna Cerrato)

Arsenii Mun vince il 64° Concorso Pianistico Internazionale F. Busoni la cui finalissima si è tenuta a Bolzano domenica 3 settembre, per la prima volta anticipata al mattino per permettere la visione in diretta streaming oltre i confini nazionali sulla piattaforma Deutsche Grammophon Stage+ e Amadeus.TV.

Dopo svariate prove solistiche  e la finale cameristica con il New York Isidore String Quartet, la finalissima con l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento diretta da Alvo Volmer ha visto trionfare Arsenii Mun con una travolgente versione della Rapsodia su un tema di Paganini di Rachmaninov, che ha conquistato anche il favore del pubblico in sala. Oltre al premio in denaro di 30.000€ offerti dalla Città di Bolzano, a due anni di management artistico gestito dalla Fondazione Busoni-Mahler e al Premio del Pubblico, Arsenii Mun si aggiudica anche il Premio Arturo Benedetti Michelangeli per l’unanimità del voto della giuria tecnica, a quindici anni dall’ultima assegnazione.

All’assoluta precisione Mun associa un’innata musicalità che poggia su una vasta gamma di colori. Ne risulta una prova puramente espressiva, viva, che gli consente di entrare maggiormente in sintonia con l’Orchestra e allo stesso tempo di concedersi dello spazio durante gli interventi solistici, facendoli apparire quasi dei momenti improvvisativi in accordo con lo spirito della composizione. 

Lo statunitense Anthony Ratinov raggiunge il secondo posto, con un’interpretazione controllatissima ma non troppo coinvolgente del Concerto n. 3 di Prokofiev, mentre al terzo posto si classifica il giapponese Ryota Yamazaki con il Concerto n. 1 di Čajkovskij, purtroppo non sempre impeccabile in termini di pulizia esecutiva. A seguire, Antonio Chen Huang raggiunge il quarto posto e il Premio per la migliore interpretazione del brano di musica contemporanea, Ron Maxim Wang si classifica quinto, mentre Zitong Wang al sesto posto.

Nato a San Pietroburgo nel 1999, Arsenii Mun ha già collezionato importanti riconoscimenti tra cui il titolo di Yamaha Artist nel 2019, il primo premio all’Horowitz Competition in Ucraina, all’Arthur Rubinstein in Memoriam Competition in Polonia e al St. Priest Competition in Francia, il secondo premio al Cliburn Junior Competition negli Stati Uniti e il premio Tabor per pianoforte al Verbier Festival.

Presieduta dalla pianista argentina Ingrid Fliter, che a conclusione della cerimonia ha invitato il pubblico a continuare ad ascoltate la musica classica e a non aver paura di scoprire nuovi repertori, la giuria è stata composta da Imogen Cooper, Nicolas Namoradze, Aleksandar Madžar, Chen Jiang, Iain Burnside, François-Frédéric Guy, Fulvia de Colle e Clemens Trautmann.

 

 

 

 

 

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