Monteverdi, la più meravigliosa musica del mondo

Un cofanetto con L'incoronazione di Poppea registrata a Salisburgo per i 40 anni di Les Arts Florissants

Les Arts Florissants - Monteverdi. L’incoronazione di Poppea
Foto di Marteen Vanden Adeele
Disco
classica
Les Arts Florissants
Monteverdi. L’incoronazione di Poppea
Harmonia Mundi
2019

Il quarantesimo anniversario della fondazione del celebre ensemble francese Les Arts Florissants, fondato da William Christie, che non ha mai smesso di dirigerlo (anche se dal 2013 è stato affiancato da Paul Agnew sulla base della collaborazione iniziata nel 2007), è stato celebrato attraverso numerosi concerti e alcune incisioni discografiche.

La più interessante e importante fra queste è l’edizione speciale dell’opera di Claudio Monteverdi L’incoronazione di Poppea, registrata dal vivo durante il Festival di Salisburgo nell’agosto del 2018. Nella intervista contenuta nel libretto che accompagna i tre cd e un dvd, Christie definisce l’ultima opera di Monteverdi che venne rappresentata a Venezia nel 1642 come «una delle più meravigliose musiche del mondo», ma probabilmente il giudizio si riferisce  anche al resto della sua produzione artistica. L’entusiasmo per la musica monteverdiana di Christie ha contagiato gli interpreti, a cominciare da un cast vocale nel quale spiccano i personaggi principali interpretati da Kate Linday (Nerone), Sonya Yoncheva (Poppea) e Stéphanie d’Oustrac (Ottavia), e un cast strumentale molto nutrito per quanto riguarda il basso continuo costituito da violoncello, viola da gamba, lira da gamba, contrabbasso, dulciana, arpa, tiorbe, cembalo e organo, ed estremamente essenziale per l’orchestra formata da due violini, due cornetti e un flauto, scelta che  dà ancor più risalto alle parti vocali.

Nonostante la buona qualità della ripresa sonora, inevitabili i fruscii e i rumori dovuti a una messa in scena moderna piuttosto movimentata. Mentre l’ascolto dei cd consente di concentrarsi sulla sublime musica monteverdiana e dei suoi eventuali collaboratori e sulle differenti e interessanti personalità vocali degli interpreti, tra i quali si distinguono anche Carlo Vistoli (Ottone) e Renato Dolcini (Seneca), nella videoregistrazione si nota il sovraccarico di elementi dovuto all’intensa e ridondante attività coreutica concepita dal regista Jan Lauwers, e in particolare alla rotazione quasi costante al centro del palco di un singolo danzatore volteggiante, via via diverso, che attira l’occhio distraendo dalla fruizione di questo composito dramma per musica che nella storia dell’opera rappresenta il primo grande esempio di soggetto di ispirazione storica e non mitologica o agiografica.

Risulta invece interessante la scelta di collocare i musicisti visibili sulla scena e disposti in due buche laterali poco profonde, a stretto contatto con i cantanti e con William Christie che guida i musicisti seduto al clavicembalo seguendo la prassi storica di cui è uno dei più importanti e prestigiosi rappresentanti.

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