Note di storia
Compirebbe oggi 110 anni Frank Sinatra, fra le voci più famose del Novecento americano. Nato il 12 dicembre del 1915 a Hoboken, in New Jersey, da immigrati italiani (il padre era siciliano, la madre genovese), Sinatra comincia a esibirsi come membro del quartetto Hoboken Four poco più che adolescente, influenzato dal jazz delle big band e da Bing Crosby.
È però solo con il suo ingresso come voce solista nelle band di Harry James e, in seguito, di Tommy Dorsey, che comincia a farsi notare, nei primi anni Quaranta. Il passaggio alla carriera solista – con il primo album The Voice of Frank Sinatra, del 1946 – lo consacra a livello nazionale come uno dei primi oggetti dell’isteria di massa, negli anni che precedono l’arrivo del rock’n’roll: sono soprattutto le fan, le cosiddette bobby-soxers (per il tipo di calze basse alla caviglia che portavano) a idolatrarlo.
Sinatra, dal canto suo, contribuisce a imporre nel mainstream - insieme ad altri colleghi, fra cui gli amici del celebre “Rat Pack” – il caratteristico modo di cantare da crooner, ovvero quasi sussurrando, sfruttando appieno le nuove possibilità espressive del microfono.
Con l’arrivo del rock’n’roll e di nuovi idoli giovanili più sfrontati e trasgressivi Sinatra finisce spesso con l’incarnare il vecchio mondo mentre il progresso della musica va avanti. La sua stella non svanisce però mai del tutto, anche grazie a Hollywood che lo lancia come attore già negli anni Cinquanta e ne alimenta il mito per i decenni successivi. Muore nel 1998.