Lettura stringata di Muti, per uno spettacolo dominato dominato da Leo Nucci. Fischi e insulti alla fine del Primo atto, seguiti dal pentimento del trionfo finale. Regia poco incisiva.

Una lettura non memorabile per inaugurare la nuova sala degli Arcimboldi. Problemi acustica e mancanza di flessibilità degli interpreti.

Prêtre torna a dirigere in un teatro d'opera, scava la partitura di Turandot, vi trova la modernità ma talvola vi smarrisce il palcosenico.

Edizione immersa in una genericità interpretativa che non rende giustizia né all'opera né al teatro che la allestisce. I protagonisti sembrano più preoccupati di evitare le trappole della partitura che di offrire vere emozioni al pubblico.

Spettacolo caratterizzato da una certa genericità di accento drammatico, da addebitarsi tanto alla direzione musicale di Angelo Campori che alla regia di Mattia Testi. Discreto il cast a eccezione del tenore Igniacio Encinas, buona sia l'orchestra che il coro.