Ritorna uno dei primi capolavori di Henze, uno dei pochi autori che engli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso non dava per morta l'opera.

Prima esecuzione moderna per il "Mitridate", un'opera di uno dei più grandi rappresentanti dell'opera seria, degno rivale di Haendel.

Un regista di classe, un direttore mozartiano di lungo corso, un cast di livello complessivamente elevato: ma il risultato è un "Ratto dal serragglio" un po' spento.

In prima assoluta, quest'atto unico segna il debutto di Lidia Ravera come librettista: ha fatto di Jekyll una donna che cerca di trasformarsi in uomo, forzando la propria natura e diventando un mostro. Alessandro Sbordoni ha scritto una musica moderna, semplice, efficace.

Dopo 44 anni (interrotti dall'esecuzione concertistica diretta da Sinopoli nel 1999) è tornato all'Opera Das Rheingold in un'esecuzione interessante e innovativa, perfino esemplare in alcuni aspetti.

L'opera, rappresentata a San Pietroburgo nel 1789, rivela un Cimarosa diverso da quello più noto e ansioso di aprire l'oepra seria italiana alle esigenze dei tempi nuovi.

II ritmo incalzante della "folle giornata" lascia trasparire la malinconia e la sotterranea disperazione di questi personaggi impegnati in una dura lotta tra loro per la felicità.

Il pasticcio ideato nel 1789 a Vienna da Lorenzo Da Ponte ha oggi un interesse prevalentemente musicologico

Anteprima a scopo benefico, davanti a una piccola platea di trecento persone, della nuova "opera" di Riccardo Cocciante e Pasquale Panella: ha poco di originale ma è facile predirle un grande successo.

A fine 1798, Spontini presenta a Palermo, la commedia per musica in due atti "Li finti filosofi", che deriva dalla farsa "L'erosimo ridicolo", con l'aggiunta di sette nuovi numeri, il rifacimento totale di un altro, la sostituzione del dialetto patenopeo con la lingua italiana: ma l'opera comica non è fatta per lui.

Nel concerto-spettacolo "Lontano dagli occhi" i Canti polacchi di Chopin, accostati a brani delle lettere, rivelano di non essere affatto trascurabili e di rappresentare un angolo piccolo ma non tracurabile del mondo del compositore.

Una realizzazione scenicamente sbagliata e musicalmente non travolgente di una delle opere serie di Rossini più rare e meno fortunate presso pubblico e critica