La direzione non è perfettamente a punto, la regia è sballata, ma i tre protagonisti salvano il Rigoletto dell'inaugurazione della stagione dello Sferisterio
Menotti polimorfico: librettista e compositore di due operine diversissime e anche regista, con risultati sempre sorprendentemente efficaci, nonostante la semplicità, per non dire banalità, dei mezzi usati
Un Don Giovanni affidato soprattutto all'eccellente cast, cui la regia di Proietti e le scene e i costumi di Conti forniscono un'elegante cornice più che un indirizzo interpretativo
In occasione del centenario della prima esecuzione, Adriana Lecouvreur torna all'Opera nel vecchio allestimento di Mauro Bolognini e ancora una volta seduce il pubblico col suo fascino spttile ma infallibile
Una regia ricca di idee e soprattutto molto teatrale, nonostante qualche teraggine di troppo e una bella direzione per dei Contes d'Hoffmann che hanno pienamente convinto il pubblico romano