Otello Profazio in 10 canzoni

Addio a Otello Profazio, protagonista del folk revival e della musica calabrese

Otello Profazio
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Ci ha lasciato, a 88 anni, Otello Profazio. Protagonista della musica calabrese e del folk revival nazionale almeno dall’inizio degli anni sessanta, Profazio è stato una figura unica di cantastorie, raccoglitore di canzoni e “intellettuale popolare”, attivo tanto sulle piazze della sua Calabria quanto sulla radio nazionale (collaborò a lungo con la Rai), amato dal pubblico locale e da quello urbano appassionato di musiche «di tradizione».

Il suo repertorio, pure, sembra tenere insieme estremi in apparenza inconciliabili: il canto sociale più “colto” e politicizzato – ad esempio al fianco di Ignazio Buttitta – e quello più “basso” e greve, la satira sociale e il repertorio goliardico con i canti religiosi.

Difficile orientarsi nella sua discografia, in gran parte costituita da riedizioni locali, vecchie canzoni reinterpretate e originali d’autore pieni di prestiti da materiale tradizionale…

Ci proviamo con 10 pezzi, per (ri)scoprire la discografia di un protagonista della musica popolare italiana. 

1. Il brigante Musolino, 1963

Dopo un paio di 78 giri, Otello Ermanno Profazio incide su 33 giri la sua saga del brigante Musolino, versione calabrese del fuorilegge romantico, protagonista della letteratura popolare e di innumerevoli narrazioni cantate.

2. “Lamentu pi la morti di Turiddu Carnivali”, 1964

Già nel 1964 si avvia la collaborazione di Profazio con il poeta siciliano Ignazio Buttitta, che culmina nel 33 giri Profazio canta Buttitta. Fra le molte canzoni celebri, poi nel canzoniere di moltissimi gruppi del sud, figura il “Lamentu pi la morti di Turiddu Carnivali”, dedicato al sindacalista socialista ucciso dai latifondisti e già nel repertorio del cantastorie Cicciu Busacca.

Ancilu era e nun avia ali
santu non era e miraculi facìa,
'n cielu acchianava senza cordi e scali
e senza appidamenti nni scinniva.
Era l'amuri lu so' capitali
e 'sta ricchizza a tutti la spartia:
Turiddu Carnivali nnuminatu
e comu Cristu muriu ammazzatu.

3. “La baronessa di Carini”, 1964

In Storie e leggende del Sud Profazio si avvia a essere cantore di tutto il Meridione, ad esempio nel futuro classico “La baronessa di Carini”, qui interpretato in televisione nella trasmissione Questo e quello, condotta da Giorgio Gaber.

4. “La leggenda di Colapesce”, 1966

Una apparizione televisiva di Profazio alle prese con il classico “La leggenda di Colapesce”, anche incluso in Storie e leggende del Sud

5. “Governo ’taliano”, 1970

Quello degli anni Settanta è il Profazio più vitale, carico di una verve polemica e satirica di rara freschezza. Come in questa “Governo 'taliano”, da L’Italia cantata dal Sud, rielaborazione di un brano tradizionale.

Guvernu 'talianu ti ringraziu
chi per pisciare non si paga daziu
e chi per farsi ‘na ca-ca-ca cantata
non c'è bisogno di carta bullata. 

6. “Giuseppe Emanuele”, 1970

Profazio firma questo brano che mescola insieme i due protagonisti del Risorgimento, Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele.

7. “Qua si campa d’aria”, 1974

Dall’album omonimo, pubblicato per la collana Cetra Folk, un ironico paradosso sul Meridione, dove «non muore mai nessuno, neanche i camposanti ci sono!».

Il Sud ha un clima che è strabiliante:
bisogni fisiologici per niente!
È al Nord che si beve e che si mangia,
e c’è bisogno d’evacuar la pancia…
Qui invece – ve lo dico in confidenza –
non la sentiamo, no, quest’esigenza!

8. “Pilu pilu”, 1976

Ormai rispettato musicista, nel pieno del boom del folk revival politico più “serio”, Profazio pubblica un interno album di canzoni a tema sesso, intitolato Amuri e pilu. Un piccolo capolavoro della goliardia popolare. Avvertenza: oggi “Pilu pilu”, tradizionale rielaborato da Profazio, non passerebbe le maglie del politicamente corretto.

9. “Lu cunigliu”, 1976

Ancora da Amuri e pilu, l’irresistibile storia del coniglio che «àvi lu pilu», filastrocca a sfondo sessuale – ovviamente.

10. “Inno dello statale”, 2018

Gli anni ottanta e novanta vedono diradarsi la produzione di Profazio, che continua a fare concerti e a esibirsi. Nel 2018 il ritorno con un album di inediti, La storia. La verve è quella di una volta, come dimostra questo “Inno dello statale”.

Bonus: Peppe Voltarelli ,"Qua si campa d'aria", 2016

Fra quanti hanno recuperato e diffuso la musica di Profazio negli ultimi anni c'è soprattutto Peppe Voltarelli, che gli ha dedicato un intero album (Voltarelli canta Profazio, uscito per Squilibri) e che si è spesso accompagnato dal vivo con il "Maestro".

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