Addio a Carlos do Carmo

Il 2021 ha portato via l’ambasciatore del fado nel mondo Carlos do Carmo

Morte Carlos do Carmo
Carlos do Carmo all'Eurovision 1976 (foto Wikimedia)
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Il governo portoghese ha dichiarato per il 4 gennaio 2021 una giornata di lutto nazionale per la scomparsa di Carlos do Carmo, voce storica del fado di Lisbona. Se n’è andato all’alba di Capodanno lasciando nel Paese una sensazione di profonda tristezza rimbalzata e amplificata tra i media, tradizionali e nuovi, che hanno commentato la notizia con costernazione e fra i tweet e i post di colleghi e amici.

Il 21 dicembre 2020 do Carmo aveva compiuto ottantuno anni ed era già tornato in sala d’incisione per registrare un nuovo disco, che andrà ad aggiungersi alla sua già ricchissima discografia. Ma tra le decine e decine di titoli risalta quello dello storico album del 1977, Um Homem na Cidade, che è e resterà indissolubilmente legato alla sua memoria.

Con questo disco Carlos do Carmo, grazie alla collaborazione con il poeta José Carlos Ary dos Santos (1937-1984) e dei compositori José Luís Tinoco, Paulo de Carvalho, Martinho d’Assunção, António Victorino d’Almeida e Fernando Tordo, ha lasciato un segno indelebile nella storia della canzone urbana di Lisbona come uno degli artefici del rinnovamento del fado. Per questo, oltre che per la sua presenza sulle scene internazionali, il suo nome rimarrà nella storia del genere musicale che è stato iscritto nella Lista dei beni intangibili dell’Umanità dell’Unesco nel 2011, anche grazie al suo impegno a fianco del musicologo Rui Vieira Nery.

Carlos Alberto do Carmo de Almeida aveva il fado nel sangue, non soltanto per aver iniziato a cantare da bambino, ma perché era figlio d’arte. Suo padre, Alfredo de Almeida, era proprietario di una storica casa de fado nel quartiere di Bairro Alto, ma Carlos all’inizio della sua lunga e fortunata carriera iniziata nel 1964 aveva scelto di comparire pubblicamente con il cognome di sua madre, Lucília do Carmo (1919-1998), che è stata una delle principali voci storiche del fado di Lisbona.

Lucília, Carlos e Alfredo - morte Carlos do Carmo
Lucília, Carlos e Alfredo

Nonostante il forte legame con la tradizione, rappresentato discograficamente da due long playing registrati insieme a sua madre, O Fado em duas gerações del 1969 e Fado Lisboa. An Evening at the Faia del 1974, il cantante portoghese si è presto distaccato dal fado castiço delle origini, accompagnato solo da guitarra portuguesa, viola e viola-baixo, per abbracciare in pieno il cosiddetto fado-canção, con il suo organico strumentale più ampio al passo con i gusti e le tendenze della popular music, e attratto anche da un repertorio musicale di respiro internazionale, ispirato dai suoi artisti prediletti Sinatra e Brel.

Riuscendo sempre a trovare un equilibrio fra la tradizione fadista e la canzone d’autore, e con una costante attenzione al valore poetico dei versi da intonare, Carlos do Carmo ha interpretato e gestito la transizione fra il conservatorismo del regime dell’Estado Novo e la Rivoluzione del 25 aprile del1974 anche grazie alla sua simpatia per gli ideali del Partito Comunista Portoghese e alla propria sensibilità sociale, mitigando l’iniziale rifiuto dei rappresentanti del nuovo governo democratico nei confronti dell’eredità fadista, associata alla politica culturale del regime.

In oltre cinquanta anni di lavoro artistico Carlos do Carmo ha girato il mondo, cantando in numerosi paesi e mantenendo anche un contatto con le centinaia di migliaia di emigrati portoghesi residenti all’estero, uniti dalla saudade della quale il fado è la massima espressione.

Nel 2010 la pubblicazione di una grande antologia discografica intitolata Carlos do Carmo, 100 CançõesUma Vida, e una mostra omonima allestita presso il Museu do Fado di Lisbona, hanno riassunto la storia e l’importanza, nel panorama della cultura portoghese, della sua elegante e amabile figura.

Tra i diversi premi ricevuti nel corso della sua vita spicca il riconoscimento internazionale del Grammy Award ricevuto nel novembre del 2014, il primo assegnato a un artista portoghese, ma alle soglie degli ottant’anni all’inizio di novembre 2019 Carlos do Carmo aveva dato l’addio alle scene con un concerto intitolato Obrigado! (grazie), presentato nel Coliseu dos Recreios, lo storico teatro di Lisbona, e nel precedente mese di febbraio aveva registrato una dichiarazione ufficiale nella quale annunciava questa decisione, ringraziando tutte le persone che nel corso della sua vita gli avevano dato «tantas alegrias». In attesa di poter ascoltare il suo ultimo disco, intitolato E ainda? (ancora), la sua voce continua a ricordarci, sempre e comunque, che il fado è vita vissuta.

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