Una sfiziosa "commedeja pe mmuseca"

Opera riesumata di Gennarantonio Federico e di Leonardo Leo, "L'Alidoro" (1740) è andata in scena a Reggio con la misurata ed efficace regia di Cirillo e la direzione adeguata di Florio. Discontinua la musica di Leo. Omogenea la compagnia di canto. Pubblico alla fine soddisfatto.

Recensione
classica
Teatro Municipale Valli Reggio Emilia
Leonardo Leo
10 Febbraio 2008
Nel panorama del teatro musicale settecentesco, la tradizione della commedia per musica napoletana – o meglio, "commedeja pe mmuseca" – rimane ancora poco conosciuta. Tra le rare eccezioni possiamo ricordare "Le zite 'n galera" di Leonardo Vinci, riportata alla luce grazie all'impegno della Cappella della Pietà de' Turchini, realtà protagonista anche di questa riesumazione de "L'Alidoro", andato in scena – nella revisione di Roberto Soccimarro – in prima esecuzione in tempi moderni al teatro Valli di Reggio Emilia. Un'operazione che ha riportato al pubblico questo interessante e "sfizioso" lavoro del librettista Gennarantonio Federico e del compositore Leonardo Leo, datato 1740. La vicenda mescola sette personaggi in un brillante – e a tratti veramente divertente – intreccio di amori, gelosie, fraintendimenti e riconoscimenti che, nel quadro di una narrazione sostanzialmente statica, termina in un classico lieto fine, con tanto di ritrovato ordine sociale, in precedenza scosso dagli amoreggiamenti tra "borghesi" e "servi". La messa in scena è segnata dalla regia di Arturo Cirillo, efficace nella sua astrazione costruita attraverso una scena pulita e luci curate, e nutrita da alcune divertenti trovate (per esempio, il mimo Cicco che, in un pezzo d'assieme, passa con l'ombrello da un personaggio all'altro) e citazioni da Charlie Chaplin. La musica di Leo, nella piacevolezza di fondo, appare un poco discontinua, e solo di tanto in tanto coinvolge con alcune pagine veramente ispirate. La lettura di Antonio Florio si è svolta attraverso tempi efficaci e un equilibrio strumentale sostanzialmente adeguato. Omogenea la compagnia di canto. Alla fine applausi per tutti.

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